Aldo Bianchini
SALERNO – Le fotografie ben fatte, lo dico fino alla noia, vanno lette, interpretate e commentate; sono dei veri e propri pezzi giornalistici che spesso passano alla storia.
La foto che in questi ultimi giorni impazza sul web l’ho vista, almeno io, in anteprima su ondanews.it (un giornale online molto diffuso nel Cilento, Saprese e Vallo di Diano) e poi un rapida successione su tutti gli altri giornali, anche quelli di carta stampata.
La foto ritrae, nell’ordine, partendo da sinistra: Massimiliano Natella (assessore all’ambiente), un operatore dei rifiuti con una scopa in mano, Vincenzo Bennet (presidente di Salerno Pulita) e Dario Loffredo (presidente del consiglio comunale); tutti incardinati, ognuno per le proprie attribuzioni, nella nuova amministrazione del Comune di Salerno capitanata dal sindaco Enzo Napoli.
La città di Salerno sta vivendo un prolungato momento di degrado; le erbacce hanno invaso marciapiedi ed aiuole un po’ dovunque allontanando definitivamente l’illusoria immagine di città europea; i rifiuti abbondano e cresce la polemica per le piazze e le strade sporche.
Per colpa di chi ?, la gente accusa in linea generale la nuova giunta definendola incapace di risolvere una situazione allarmante, gli amministratori si difendono accusando le precedenti amministrazioni (delle quali per gran parte facevano parte anche loro stessi) e scaricano tutta la loro rabbia contro la burocrazia che, a loro dire, rallenterebbe la gara di appalto per la scelta dell’azienda che dovrà (almeno per il verde) prendere in mano una situazione obiettivamente difficile. E intanto, come accaduto l’altro giorno) continuano a spezzarsi ed a cadere gli alberi; fortunatamente quello caduto nella fermata dei bus su Corso Garibaldi (in prossimità della Stazione Ferroviaria) non ha procurato danni a persone.
La domanda è: “La gara ristagna perché non è stato deciso a chi affidare l’appalto o qualcuno degli uffici dovrebbe essere rimosso dal suo incarico ?”; delle due l’una, non c’è altra spiegazione.
La foto di cui prima, abbastanza ridicola almeno per i miei gusti, mi ha fatto pensare subito a due-tre cose:
- al mitico Totò –principe De Curtis- ed alla sua “’a livella” (ovviamente l’operatore dei rifiuti non è né brutto e neppure fetente): Tutto a ‘nu tratto,che veco ‘a luntano? Ddoje ombre avvicenarse ‘a parte mia…
Penzaje: stu fatto a me mme pare strano…
Stongo scetato… dormo,o è fantasia? Ate che fantasia; era ‘o Marchese:
c’o’ tubbo,’a caramella e c’o’ pastrano;
chill’ato apriesso a isso un brutto arnese;
tutto fetente e cu ‘na scopa mmano. - ad un detto tutto italiano ma anche veritiero: per uno che lavora almeno tre guardano;
- al 2009 quando Berlusconi e i suoi ministri (compresa la Carfagna) con la scopa in mano volevano ripulire Napoli.
Nel frattempo le erbacce crescono, gli alberi cadono e i rifiuti invadono la città.
La domanda caro direttore, è la presenza strana di uno che nn è addetto ai lavori, in attesa di sedia e che col sorrisetto sulla faccia, tipica espressione di chi lo comanda, credo abbia poco da essere felice visto che chi sta operandi oggi prende gli schiaffi di qualcun’ altro che ci ha lasciato la sua eredità. Mi sento indignato dalle espressioni di natura Giustificativa, By passando le responsabilità ad una burocrazia Lenta, facendo percepire che quella del mandato precedente era più fluida , ma agl’occhi di tutti, vista la baraonda elettorale , più clientelare.
Ciò nn toglie , che chi oggi è in strada a verificare, sta dando un forte contributo mettendoci impegno e faccia , mentre altri assessorati , su altre vicende e/o segnalazioni, ancora nn si vedono alla faccia della trasparenza.