da Dr. Alberto Di Muria
Padula-La gestione della terapia farmacologica nel paziente geriatrico è un aspetto critico sempre più rilevante. Il fisiologico processo di invecchiamento è caratterizzato da cambiamenti strutturali e funzionali che riguardano tutti gli apparati e si traduce in una minore capacità nel mantenere l’omeostasi e in una maggiore vulnerabilità agli insulti esterni. In aggiunta la complessa fisiopatologia dell’anziano, le patologie croniche e le comorbilità, spesso presenti, impongono frequentemente una poli-prescrizione, che rende più sensibili allo sviluppo di interazioni e reazioni avverse ai farmaci. La definizione di inappropriatezza prescrittiva comprende: prescrizioni sbagliate, perché incrementano significativamente il rischio di eventi avversi, prescrizioni ingiustificate e mancate prescrizioni.
Il metodo STOPP&START è un sistema di valutazione dell’inappropriatezza prescrittiva basato su due tipologie di criteri: classi di farmaci da non prescrivere nel paziente anziano (STOPP: Screening Tool of Older Person’s Prescriptions) e classi di farmaci che sarebbero da prescrivere (START: Screening Tool to Alert doctors to Right Treatment). La prima versione dei criteri STOPP&START è stata validata e pubblicata nel 2013 ed è stata elaborata da un gruppo di esperti in farmacologia geriatrica inglesi e irlandesi. Di recente è stato pubblicato un aggiornamento ai criteri STOPP&START; per l’elaborazione si sono coinvolti esperti in farmacologia geriatrica provenienti da 13 paesi europei.
In Italia presso le Unità Operative Geriatria A e B dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona è stato condotto uno dei primi studi osservazionali con la seconda versione dei criteri STOPP&START. Tra le inappropriatezze di più frequente riscontro nelle terapie domiciliari secondo i criteri STOPP si sono visti: l’uso inappropriato di benzodiazepine; farmaci prescritti senza una durata specifica anche quando questa era definita; uso senza indicazione clinica di inibitori di pompa protonica e allopurinolo; l’uso di ticlopidina nonostante l’esistenza di farmaci alternativi di maggiore efficacia e con meno effetti collaterali. Per quanto riguarda le più frequenti mancate prescrizioni secondo i criteri START si è osservato che: il 30% dei pazienti non si era sottoposto alla vaccinazione antinfluenzale l’anno precedente; la mancata supplementazioei di vitamina D e calcio in pazienti a rischio di carenza, la mancata prescrizione di una terapia antiaggregante, di statine e di ACE inibitori.
L’applicazione di questi criteri come screening all’ingresso del paziente in ospedale o nell’ambulatorio del medico di medicina generale non può sostituire valutazione e giudizio clinico, ma può essere uno strumento di supporto e ottimizzazione della terapia.