da Alfonso Malangone
(resp, prov. Ali per la Città)
Il Consiglio Comunale è chiamato a deliberare, domani mattina 31 maggio 2022, il Consuntivo 2021 già approvato in Giunta. Ovviamente, non ci saranno sorprese, trattandosi di una delibera di natura politica, non tecnica. In verità, tra i due documenti contabili previsti dalla Legge, quello di previsione e quello di rendicontazione, è solo il primo ad avere una chiara impostazione politica poiché è finalizzato ad individuare le ‘missioni’ da perseguire, sotto il versante della spesa, e a definirne le coperture, tra tributi, canoni, fitti, tariffe, in funzione della struttura sociale della Comunità. All’opposto, con il Bilancio Consuntivo, viene espresso un giudizio ‘successivo’ sull’attività della Giunta, sia confrontando i risultati conseguiti con le risorse impiegate, sia verificandone gli effetti positivi sulla vita e sul futuro della Comunità. Per questi motivi, il voto favorevole in sede di Bilancio di Previsione viene ritenuto ‘doveroso’ per coerenza politica, mentre una maggiore autonomia decisionale viene riconosciuta in sede di Consuntivo. In teoria. Non certo nella pratica.
In ogni caso, i Consiglieri domani dovranno discutere dei risultati del documento 2021 e verificare l’effettivo stato della struttura finanziaria dell’Ente con riferimento alla temuta presenza della condizione di pre-dissesto, o di dissesto, e alla sua apparente posizione di più indebitato d’Italia, tra i Capoluoghi non Metropolitani, per disavanzo e prestiti pro-capite, neonati compresi, a fine 2020 (fonte: Sole24Ore). Ovviamente, chi voterà a favore riconoscerà che il Comune è in grado di sostenere il Disavanzo, pari a € 169,9milioni, i debiti finanziari e commerciali, pari a € 539,9m., o di pagare gli interessi sui prestiti, pari a € 12,4m., nonché di essere in grado di riscuotere i crediti residui pari all’importo astronomico di € 457,3m., di cui ben € 110,5m. per spazzatura e 55,3m. per multe, salvo ogni errore (fonte: Bilancio). Sarebbe buono e giusto che spiegasse, però, come sono stati utilizzati i fondi che i cittadini onesti hanno corrisposto per il bene di tutti, viste le generali condizioni di degrado e di abbandono della Città. Inutile parlarne.
In verità, sembra molto difficile che possa esserci una concreta discussione, sia per quanto sopra detto sulla natura del voto, sia perché il Bilancio è materia oscura e la presenza del prescritto parere favorevole alla delibera dell’Organo di Revisione può essere circostanza idonea a fugare ogni perplessità e, magari, anche qualche imbarazzo. In verità. la Relazione esprime un giudizio di conformità del documento, nulla di più. Perché i compiti assegnati dalla Legge ai Revisori sono sostanzialmente di collaborazione, di proposta, di vigilanza, di controllo e di verifica, con riferimento alla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione delle entrate e delle spese, all’attività contrattuale, all’amministrazione dei beni, alla completezza della documentazione, agli adempimenti fiscali ed alla tenuta della contabilità (fonte: TUEL). Sono attività tecniche che possono consentire l’espressione solo di rilievi, raccomandazioni e proposte, laddove fossero presenti criticità, anomalie, comportamenti poco aderenti ai principi della sana amministrazione. Ci vorrebbe davvero uno sproposito per non certificare un Bilancio! E, infatti, non è raro verificare che l’attività degli Organismi di Revisione, anche nella forma di Società Multinazionali, non riesce sempre ad impedire la dissoluzione di qualche ‘controllato’ con grave danno per i coinvolti. Né ad evitare la presenza di errori o imprecisioni, talora inspiegabili, nei documenti certificati.
Nello specifico, con riferimento al Bilancio 2020, non sembra siano state chiarite alcune anomalie, rilevate pur dopo la delibera finale. Tra esse: l’entità del Disavanzo, calcolato con un totale di Residui Attivi, pur rettificato dopo l’approvazione in Giunta, apparentemente non congruo rispetto ai saldi di dettaglio delle singole voci che lo componevano; la differenza del saldo di Cassa tra la Relazione dell’Ente e quella dei Revisori; la diversa motivazione di Oneri Straordinari per 81,0milioni; la differente quantificazione delle Spese per Conto Terzi; i saldi dei Fondi Accantonati non coincidenti tra chiusura 2020 e apertura 2021 (fonte: Bilancio).
Quanto ad una possibile funzione di richiamo, o ‘moral suasion’, della Relazione, basta scorrere almeno quelle degli ultimi tre anni per verificare gli insoddisfacenti effetti degli inviti volti ad una più efficace ed efficiente attività amministrativa.
Così, per il Consuntivo 2021, ancora una volta l’Ente è stato sollecitato ad assicurare l’attendibilità delle risultanze della gestione finanziaria, economica e patrimoniale (nota: rilevazione e scritturazione dei fenomeni aziendali non affidabili?); il continuo ricorso alle anticipazioni di tesoreria; l’obbligo del rispetto degli obiettivi di finanza pubblica; la congruità dei fondi di accantonamento. Né mancano le raccomandazioni per il miglioramento organizzativo; il controllo dei debiti commerciali; il monitoraggio dei Residui; la verifica del contenzioso; l’efficacia della riscossione; la gestione del patrimonio comunale; l’economicità dei servizi resi; la riduzione dell’indebitamento e degli oneri finanziari. E, non basta. L’Ente è stato anche invitato a verificare l’attendibilità delle previsioni; la qualità delle procedure ai fini della trasparenza; l’adeguatezza del sistema contabile; la riduzione delle spese per il personale (fonte: Relazione Revisori). Forse, ci sono motivi per essere davvero preoccupati del futuro, ben oltre le risultanze contabili.
Spetta ai Consiglieri verificare. Se, però, fossero convinti che ‘è tutto a posto’, sarebbe davvero inaccettabile venire a raccontare, tra sessanta giorni, che si dovrà aderire al decreto ‘Aiuti’ per risanare finanziariamente la Città. Magari, sarebbe utile pure accertare i motivi della mancata approvazione del Bilancio di Previsione, i cui termini scadono proprio domani, salvo errore. Ci sarà l’esercizio provvisorio? Ai cittadini farebbe piacere sapere come stanno le cose sotto l’aspetto tecnico, non politico. Perché, saranno loro a dover pagare i milioni di debiti che ci sono in Bilancio. Anche certificati dai Revisori.
Alfonso Malangone – Ali per la Città – 30/05/2022