Un traguardo storico per lo sport nel Cilento

 

da Nicola Femminella

 

Prof. Nicola Femminella

Credo che la data del 15 giugno 2022 resterà scolpita a caratteri cubitali nella storia del Cilento. La squadra di calcio di Vallo della Lucania, militante in serie D, conquista a Troina, un paese in provincia di Enna, la vittoria e con i tre punti vola in serie C. Un traguardo mai centrato fino ad oggi da una squadra allestita nei quattro comprensori di cui si compone il Cilento. Per domenica prossima fervono i preparativi per i festeggiamenti: l’intera comunità, grandi e piccoli, si riverserà, incontenibile e in preda al delirio, in piazza Vittorio Emanuele. Già se ne è visto un anticipo esplosivo, una sorta di prova generale prorompente, in occasione della vittoria in Sicilia. La squadra rosso blu ha dominato il campionato, fornendo prove brillanti sui campi del girone I. Ha meritato applausi e consensi per la qualità di gioco espresso e per la simpatia che ha saputo conquistare negli stadi avversi, sempre accogliendo, da parte sua, con riguardo le squadre e i tifosi ospiti. Una cavalcata inarrestabile, un’onda incalzante, perché fin dall’inizio del campionato la squadra ha mostrato di poter raggiungere il prezioso traguardo, quantunque nessuno avesse coltivato tale idea prima che si giocasse la partita di esordio. Credo che l’obiettivo, ormai ben stretto tra le mani dei tifosi, sia particolarmente significativo, perché a contendere il primato della nostra squadra vi erano città capoluogo di provincia come Trapani e altre con popolazione superiore ai 50.000 abitanti: Cava dei Tirreni, Lamezia Terme, Acireale, Portici, Aversa, che sicuramente godono di risorse finanziarie più cospicue e tradizioni calcistiche consolidate. Il merito è del presidente Maurizio Puglisi che in tre anni ha portato al successo il progetto e dei suoi collaboratori che hanno saputo guidare una squadra vincente. Il tecnico Gianluca Esposito si è dimostrato molto preparato e abile nel condurre gli uomini a disposizione e predisporre le strategie di gioco vincenti. Non di meno i giocatori che si sono impegnati allo spasimo senza far venire meno l’impegno in ogni gara, determinati e decisi nel condurre e imporre il proprio gioco, e i tifosi che hanno saputo motivare la squadra, mitigarne l’entusiasmo quando il tempo volgeva al bello e incoraggiandola quando navigava in acque mosse. Un anno senza alcuna polemica, senza spegnersi e consumarsi nell’insuccesso, né esaltarsi nelle vittorie. Domenica dopo domenica, un rullo compressore senza alcuna indecisione, guidato con giudizio dal presidente, che ha dichiarato: “i sogni col duro lavoro e l’unità si avverano”.

L’evento non è privo di significati che travalicano la sfera sportiva. Per prima consolida lo spirito di comunità tra la popolazione che, avendola io frequentata per molti anni, è un elemento antropologico già abbastanza radicato nell’animo dei vallesi. Ora i giovani ancor più si riconoscono sotto i colori della squadra e cresce lo spirito di gruppo tra di loro. Gioiscono in un bagno di letizia e festosità da cui sono avvolti in una unica passione condivisa che li rende entità più coesa. Ma la contentezza diffusa, il lasciarsi andare per alcuni giorni in una bolla irreale, incredibile tocca tutte le età e nessuno resta al margine della piazza impazzita, che intona cori e ripete mille volte salti di gioia. I paesi vicini hanno partecipato alla festa, molti portandosi a Vallo o improvvisando nei propri paesi balli e canti. I più legati alla città hanno ripetuto che la squadra, dovendo nel corso del campionato visitare molte città sparse nel meridione, potrà diffondere il nome del Cilento e farlo conoscere come distretto turistico di gran rilievo, dove eventualmente organizzare una lieta vacanza. Sarei molto felice, se la gioia per lo straordinario risultato si diffondesse anche nei comprensori del Vallo di Diano, Golfo di Policastro, Alburni e sognare che “ciò che l’Alta Velocità nelle settimane scorse ha diviso, il pallone riunisce”. Si dice che la sfera sia imprevedibile e talvolta li compie questi miracoli, più che i politici e i comitati di lotta, specie se la Gelbison solcherà vittoriosa l’erba dei campi della serie C.

 

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