VERDE PUBBLICO: un oggetto misterioso … mentre i papaveri sono alti alti alti e gli amministratori sono …

 

Aldo Bianchini

Un'aiuola di Via Torrione (di fronte Farmacia Grimaldi)

SALERNO – Si, il verde pubblico, in questa città è davvero un oggetto misterioso. E’ bene chiarire subito che il verde c’è, ma è rappresentato solo dal colore delle erbacce.

Quindi, di fondo, persiste in città un concetto sbagliato del “verde pubblico” che viene, comunque, da lontano e non investe soltanto l’attuale amministrazione comunale che per grandi linee è la stessa che sta gestendo da alcuni anni la cosa pubblica.

Non intendo polemizzare con nessuno ma se si continua ad annunciare i lavori per prendere in giro la gente c’è poco da fare, la situazione è destinata a rimanere ferma per sempre. Voglio sperare che questa sia la volta buona … ma ci credo molto poco.

Pochi giorni fa su questo giornale è stato pubblicato l’articolo con il titolo: “Verde Pubblico: rimozione forzata per sfalcio erba … balle” per stigmatizzare i lavori di sfalcio delle erbacce di un’aiuola di Piazza della Concordia annunciati on regolare cartello ma, come al solito, non fatti. Per carità può accadere, come è accaduto, ma quando diventa una consuetudine …

E nel merito mi verrebbe da chiedere a tutti gli amministrator: “Ma siete mai usciti di casa per andare in giro o per muovermi in Italia e in Europa, per non dire America ?”.

Sempre in Via Torrione .....

Bene, se siete usciti ed avete tenuto gli occhi aperti avreste dovuto facilmente capire che il verde pubblico (basta semplicemente guardare  a Baronissi) non è un oggetto misterioso ma un bene prezioso e primario alla cui buona tenuta le amministrazioni locali dedicano gran parte della loro azione; il verde pubblico è il vero biglietto da visita di una città; soprattutto per quella Salerno che “il Kaimano” ha spesso definito “città europea”. E non mi si venga a dire che Salerno è una città e il problema è grosso, perché davvero mi metterei a ridere; Salerno è una piccola cittadina e potrebbe essere tenuta come un gioiello.

In questi giorni sono sbarcati a Salerno circa quattromila turisti-crocieristi e secondo voi vedere il cosiddetto verde pubblico di Piazza della Libertà composto da erbacce che sensazione avrà dato a chi dovrebbe, poi, ritornare in città ?

Senza voler parlare dell’erba/erbacce già sfalciate in qualche aiuola in maniera mostruosa, cosa da prendere a calci nel sedere sia il titolare della ditta che gli operai addetti al taglio; e questo nel migliore dei casi.

Dr. Massimiliano Natella - assessore comune di Salerno

Ovviamente nessuno risponde ed a metterci la faccia è stato soltanto l’assessore Massimiliano Natella che mi ha critto: “Chiedo scusa direttore, lei credo sappia che è stata fatto un affidamento per importo possibile sul mepa. Pertanto stiamo svolgendo un programma di taglio dell’erba partendo dalle aree di maggiore frequentazione. Abbiamo già completato l’intero lungomare e stiamo avanzando nella zona orientale ed a seguire in altre aree dove sono presenti criticità. Questa è informazione di cronaca.  Completato l’appalto, la manutenzione sarà più incisiva. Tutto qua. Stiamo facendo qualcosa o no?”.

Al di là di quel “Lei” fuori posto (ci diamo del tu) il discorso di Natella mi sembra assolutamente condivisibile, anche se il concetto di verde in questa città è distorto da sempre; e capirlo non è difficile. Questo intendo dire, non altro.

E oggi si riparte (come tante volte accaduto in passato !!) con una nuova azienda, la ISAM di Roma, che ha vinto la gara offrendo il miglior ribasso (media del 32%) su un base d’asta di 3.338.196 €, quasi come se fossero noccioline in regalo, con l’impegno di riassumere i 58 lavoratori ex coop, dopo aver diviso la città in quattro specifici dipartimenti operativi. Il tutto sotto la direzione (speriamo attenta e professionale !!) del nuovo delegato all’ambiente dr. Davide Pelosio (affiancato da un altro dirigente). Delegato che dovrà dimostrare, al di là delle indecisioni politiche, di essere capace di imprimere una inversione di marcia rispetto al recente e antico passato.

Non intendo andare oltre, le cose da raccontare sarebbero tantissime; non rimane che rivolgere un appello a tutti gli amministratori: “Sollevate le chiappe dalle vostre sedie, girate per la città, e rendetevi conto dello stato in cui versa il verde pubblico”.

 

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