da Nunzio La Rocca
Amo lo sport, amo tutto ciò che anima lo sport, amo il mondo che lo anima. E’ per questo che non riesco ad immaginarmi un mondo senza. Non riesco a capire il continuo tentativo di sostituire lo sport con sistemi elettronici ingannevoli dietro i quali siamo tutti campioni e tutti più soli. Qualsiasi attività sportiva, anche svolta in forma individuale, è un’apoteosi di emozioni, una carica adrenalinica pura, un viatico di socialità unico, un respiro nell’universo. Nella pratica, agonistica e non, diamo tutto noi stessi, sudiamo, gridiamo, corriamo, ed alla fine vinciamo o perdiamo ma non importa, ci siamo, siamo vivi, siamo in sintonia con il mondo, siamo. SPORT ERGO SUM, non me ne vogliano filosofi e puristi vari. Avendo a cuore l’attività sportiva è con profondo dolore che guardo alla mia città, sempre più preda del cemento. Tutti gli spazi vitali occupati da casseforme, pilastri, marciapiedi, garage, posti auto. E nei pochi metri quadrati previsti per un parco è vietato giocare a pallone, andare in bicicletta, andare sui pattini, andare, andare…..è vietato. Bambini ammessi solo al guinzaglio, nemmeno troppo lungo….. A scuola ?? Non ci sono strutture adeguate. Nell’ora di educazione fisica guardiamo un film. Le associazioni sportive delle varie discipline ????.. siete in troppi, dovete sfidarvi ed il vincitore ha diritto ad avere uno spazio che osiamo definire palestra. Gli altri ??? A casa con la PS ed il simulatore. Tristezza.