Aldo Bianchini
SALERNO – E’ risaputo ed è accettato da tutti che “la comunicazione” è uno degli elementi, forse il più importante, della vita privata, associativa, imprenditoriale, finanziaria e politica; e tutti, ormai, fanno a gara per trovare “soluzioni comunicazionali” sempre nuove e sempre più penetranti, in grado di irrompere nell’immaginario collettivo per rimanerci il più a lungo possibile.
Soltanto così, oggi, ognuno può imporre il proprio prodotto (sia esso politico, professionale, tecnologico, scientifico, turistico, finanziario o semplicemente commerciale) al maggior numero di persone possibili, che siano elettori – imprenditori – gente comune e, perché no anche risparmiatori e clienti bancari.
Tutto dipende, ovviamente, dagli addetti alla comunicazione, da quale professionalità riescono ad esprimere e di quale capacità innovativa essi sono dotati. Ne ho parlato, non a caso, anche nell’articolo di ieri (5 maggio 22) dedicato alla manifestazione di interesse e di presenza nel complicato settore lavoro denominata “Borsa Mediterranea Formazione e Lavoro” (III edizione) organizzata a Salerno dalla Banca Campania Centro.
Manifestazione preceduta dalla Festa del Lavoro del 1° maggio per il ritorno programmato, si spera, alla normalità. Un giorno di festa che solitamente vive all’insegna del concertone di Roma e di piccole manifestazioni locali. Sempre che un attento staff comunicazionale non inventi qualcosa di nuovo. Ed anche in questo, bisogna prenderne atto, un uomo e un personaggio si distingue per l’ennesima volta su tutto il resto; parlo del direttore generale della Banca Monte Pruno “Michele Albanese” che in quanto ad espressività mediatica è sempre in alto nella classifica dei buoni comunicatori, sia a livello personale che televisivo (a livello locale e nazionale) e diffusa messaggistica web.
Non so se è mai accaduto in precedenza che un direttore generale di una banca abbia fatto gli auguri per un lavoro certo e più sicuro come ha fatto Michele Albanese nella giornata del 1° maggio che è notoriamente la “festa del lavoro”, vissuta notoriamente in allegria.
“La Banca Monte Pruno augura buona festa del lavoro” in se e per se è una frase probabilmente vecchia che sfiora anche la retorica, ma se si accoppia questa frase all’immagine felice, rassicurante, sorridente e accogliente di Albanese (così come è impressa sulla cartolina di auguri della Banca Monte Pruno) ecco che nasce il piccolo capolavoro mediatico in grado davvero di entrare nell’immaginario collettivo di tutti.
E cosa c’è di meglio se non un augurio così penetrante per mettere nelle condizioni vecchi e nuovi imprenditori, giovani che si affacciano alla vita, normali clienti e intere famiglie di accedere alla banca rappresentata da quei tratti somatici così familiari ed avere la possibilità di cominciare a trovare la soluzione dei problemi che comunque ci accompagnano.
La comunicazione, ripeto, è una delle branche più difficili esistenti nel mondo globalizzato; ed è ancora più difficile perché tutti pensano di saperla fare e di poterla fare sempre, comunque ed anche da soli.
Michele Albanese, queste cose le conosce benissimo, e da tempo ha dato alla comunicazione della sua banca il giusto peso investendo specifiche e qualificate risorse umane, economiche e strumentali.
Ci sono tanti modi per festeggiare la giornata della “festa del lavoro”, quello scelto dall’ineffabile Michele Albanese, direttore generale della Banca Monte Pruno, è sicuramente uno dei più semplici ma anche più efficaci.
uN ARTICOLO CHE VOLA ALTO E PORTA UN MESSAGGIO CHE GIUNGE OVUNQUE E A CHIUNQUE. Ancora una volta il Giornalista dice una verità in maniera intelligente e con competenza. Mi permetto solo di suggerire – in merito alla comunicazione in generale – di fare attenzione a non esagerare onde evitare forme di “asfissia” e di rigetto da “overdose”. (Dalle nostre parti si dice “il soverchio, rompe il coperchio…”. Nel caso specifico, però, quello che conta è il risultato e, questo, è risaputo, è ampiamente positivo. Complimenti.