Aldo Bianchini

SANZA (SA) – Poco più di dieci anni fa tutto il territorio valdianese-saprese e cilentano fu scosso da una notizia travolgente: “La super campionessa olimpica Manuela Di Centa sulla vetta del Monte Cervati -dal lato di Piaggine per motivi di colorazione politica- a braccetto con l’allora presidente on. Edmondo Cirielli per presentare al mondo intero il progetto di rilancio del Cervati e del territorio attraverso una riqualificazione della montagna più alta della regione con impianti sportivi livello internazionale”.
Gli uffici dell’Ente Provincia si spesero nelle spiegazioni più assurde ed incredibili, fu annunciato finanche che proprio grazie alla Di Centa la Provincia aveva ottenuto un primo finanziamento di oltre 300mila euro.

Un importo assolutamente ridicolo che, forse, servì soltanto a pagare le spese di quella faraonica sceneggiata affollata d uno stuolo di centinaia di comparse, pronte ad osannare il “condottiero” in cambio di pantagrueliche mangiate a sbafo. Ed anche in quella occasione a pagare fu “pantalone” e la campionessa rientrò subito nel ruolo che più le si addiceva abbandonando presto i panni della politica che non sapeva neppure indossare.

Difatti andare sugli sci ed essere campionessa olimpica di fondo non voleva dire, e non vuol dire, di essere anche bravi in politica che un mestiere che appartiene ad altri, appartiene cioè a quei personaggi che come per lo sci di fondo sanno essere capaci di andare con calma fino in fondo pur di ottenere qualcosa di concreto per il territorio che rappresentano.
Alludo a Vittorio Esposito, medico e sindaco di Sanza da una vita, che ad oggi sembra essere l’unico personaggio del territorio valdianese ad avere una precisa strategia politica, tanto è vero che in breve tempo si è prima affermato come il politico più in vista della zona e poi è passato alla ricerca ed alla conquista di specifici veri finanziamenti, tutti estremamente utili per il territorio di sua influenza.
La recente notizia del finanziamento di circa 20milioni di euro per Sanza e l’inizio dei lavori per la messa in sicurezza della strada che da Sanza porta alla vetta del Cervati è la dimostrazione pratica di quanto sto scrivendo. Insomma per la prima volta dopo decenni di inutili chiacchiere sul “Monte Cervati” si è passati dalle parole ai fatti concreti con Esposito che va avanti per la sua strada baipassando anche le inutili, sterili e stantie elucubrazioni dei tanti “finti ambientalisti” che non mancano mai.
Il Cervati è una risorsa e come tale bisogna reinventarlo per riutilizzarlo, anche per il rilancio della famosa lavanda; e lo stesso Vito Fico deve capire e farsene una ragione perché soltanto con Vittorio Esposito potrà dare la giusta valenza gli sforzi che da decenni sta portando avanti.
E poi c’è l’altra vicenda, quella della fantomatica Città Vallo di ritortiana e bufaniana memoria; anche in questo caso la risposta di Esposito non solo è stata politica ma anche veritiera e lontana dai falsi infingimenti di tutti gli altri sindaci che davanti esaltano l’azione di Carmelo Bufano e da dietro diventano subito alfieri del contrario.
Insomma, anche nell’esprimere il proprio pensiero e nel saper dire le cose in faccia, dando pane al pane e vino al vino, Vittorio Esposito (con tutti i suoi difetti, perché anche lui ce li ha !!) è al momento l’unico personaggio politico credibile ed affidabile del Vallo di Diano.
E questo non è poco.