Maddalena Mascolo
SALERNO – Mano a mano che passa il tempo diventa sempre più difficile scrivere sulle performance del giovane matematico salernitano, dott. Michele Mele, che con la sua iperattività personale e professionale non finisce più di stupire.
Dopo le tante tappe della sua vita, conquistate con lo studio e la tenacia, questa volta è riuscito a sfondare anche “il muro di gomma” (che spesso separa, in maniera irragionevole, la scuola dalla cultura) per entrare con decisione e fermezza nel mondo dei giovani liceali sui quali riversare conoscenza e metodo lavorativo per formarli ad una vita di relazione prima ancora che di lavoro e professionalità.
Il balzo è stato possibile anche grazie al liceo scientifico cavese “Andrea Genoino” che offre al mondo esterno un ampio spaccato di progettualità, con una dirigente scolastica presente – moderna e decisionista “Stefania Lombardi” e con la professoressa “Erminia d’Auria” molto sensibile al richiamo della comunicazione attraverso il concetto di notiziabilità e le tecniche strumentali per produrre informazione.
Michele Mele ha incontrato gli studenti del Genoino giovedì scorso, dalle ore 14.30 in poi, nell’ambito del progetto scolastico denominato “Professione narratore” nel quale si staglia alla perfezione la “mission” del matematico che sull’arte e con l’arte cerca da sempre di portare nell’immaginario collettivo il concetto di “Accessibilità all’Arte“; un progetto che si inquadra a pieno titolo tra le iniziative di Aperti per Voi all’Europa decisamente sponsorizzato dal l’Associazione Touring Club Italia nell’ambito dello sviluppo degli elementi di crescita lanciati nel corso dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale (anno 2018) proclamato dall’Unione Europea.
In questo quadro generale va inquadrata l’azione del giovane matematico salernitano, ipovedente, che da giovane scienziato con la matematica nel dna, ha messo a disposizione degli “altri” la sua poliedricità, connessa ad una scoppiettante iniziativa di ricerca e innovazione, inventando letteralmente dal nulla un sistema tecnologico per consentire la godibilità dell’arte anche a chi diversamente abile ha perso la possibilità di utilizzare al meglio una delle cinque essenziali potenzialità di un normale individuo: vista – udito – tatto – olfatto e gusto.
In quest’ottica, nel 2021, ha dato alle stampe la sua prima opera letterario-scientifica titolata “L’Universo tra le dita – Storie di scienziati ipovedenti o non vedenti” (Edizioni Efesto 2021).
Ma chi è Michele Mele, giovane matematico salernitano ?
- Nato a Salerno nel 1991 con un’eredodegenerazione retinico-maculare, Michele Mele ha conseguito la Laurea Magistrale in Matematica presso l’Università degli Studi di Salerno ed il Dottorato di ricerca in Scienze Matematiche ed Informatiche presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Tra l’altro svolge attività di ricerca su problemi di Ottimizzazione Combinatoria presso l’Università degli Studi del Sannio a Benevento e coordina il progetto “Accessibilità all’Arte” del Touring Club Italiano di cui è l’ideatore, un’iniziativa volta alla creazione di riproduzioni tattili di beni artistici bidimensionali per ipovedenti e non vedenti. Collabora inoltre con numerose testate giornalistiche tra cui la rivista specialistica musicale Bright Young Folk, il periodico di attualità Yorkshire Bylines ed il sito sportivo Il Calcio a Londra.