da Dr. Alberto Di Muria
Padula-Crescono le persone sovrappeso, obese o con diabete in tutto il mondo. In Italia è sovrappeso oltre 1 persona su 3 (36%, con preponderanza maschile: 45,5% rispetto al 26,8% nelle donne), obesa 1 su 10 (10%), diabetica più di 1 su 20 (5,5%). Secondo l’Associazione Medici Diabetologi, oltre il 66,4% delle persone con diabete di tipo 2 è anche molto sovrappeso o obeso. In pratica, sono sovrappeso quasi 22 milioni di italiani, obesi 6 milioni, con diabete quasi 3,5 milioni: “diabesi”, ossia contemporaneamente obesi e con diabete, circa 2 milioni.
Questi numeri ci fanno capire come diabete e obesità si sostengano a vicenda. L’obesità è considerata l’anticamera del diabete e la combinazione tra le due malattie rappresenta una vera e propria epidemia dei nostri tempi, per la quale l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha persino coniato il termine diabesità.
Il rischio di morte raddoppia ogni 5 punti di crescita dell’indice di massa corporea, il BMI: un diabetico sovrappeso raddoppia il proprio rischio di morire entro 10 anni rispetto a un diabetico di peso normale; per un diabetico obeso il rischio quadruplica.
La diabesità quindi costituisce una pesante minaccia per la salute, per questo è necessario attuare politiche efficaci nel prevenirla. Esercizio fisico e attività motoria possano rappresentare strumenti più che adeguati a questo scopo. La conferma definitiva arriva da uno studio pubblicato sul British Medical Journal a ottobre, condotto da ricercatori della London School of Economics and Political Science e della Harvard University.
I risultati sono importanti a tal punto che allo studio è stato dedicato un editoriale anche dalla rivista Jama. Si tratta di una meta-analisi che ha riguardato oltre 300mila persone; dimostra che l’esercizio fisico è efficace, in termini di riduzione della mortalità cardiovascolare o legata al diabete, quanto il trattamento farmacologico.
Recenti dati scientifici, pubblicati dall’autorevole rivista New England Journal of Medicine, dimostrano che in soggetti obesi con diabete di tipo 2, il solo intervento di chirurgia bariatrica è in grado di controllare anche il diabete, risultando più efficace anche della stessa terapia farmacologica. È la prima volta che viene dimostrato con chiarezza e rigore scientifico un dato così importante. Anche se sono necessari ulteriori approfondimenti, gli esperti ritengono i risultati molto promettenti ed incoraggianti. Non è tanto la perdita di peso conseguente all’operazione a produrre gli effetti positivi, ma la messa in moto di meccanismi legati alla produzione ormonale: il tratto gastro-intestinale ha infatti un ruolo specifico nel diabete di tipo 2 indipendentemente dalla riduzione di peso o dalla modifica di assunzione di cibo, che comunque contano sulla patologia diabetica.