Il metano a chi dava la mano

 

da Antonio Cortese

L’Italia ad oggi non è ancora servita interamente da alcuni tipi di erogazioni e servizi come le condutture di gas. Il Cilento è una di queste zone ancora a secco. Se mezzo continente si sta preoccupando di questo carburante, reperirlo per qualche milione di italiani é ancora un quotidiano problema. Mentre poi i progetti per il ponte di Messina aumentano negli uffici da anni dell’ingegneria di stato, tubature date per scontate al servizio dei centri urbani non si sa cosa mai siano in tantissimi comuni specie in Sardegna. Ricordare la pubblicità istituzionale del 1987 che dava una mano col metano ai cittadini é nostalgia che ci dovrebbe riportare a capire quali politici non hanno poi più concesso appalti per completarne la rete. Praticamente molte comunità di provincia anche remota, sono raggiunte da segnali 5 o 6g per uso smartphone o p.c. e cavi a banda larga in strade stette, vicoli e vicarielli, ma devono aspettare che il “trerrote” Ape car di Tony Tammaro faccia il giro della montagna per poter far borbottare un ragù come solo a Toledo sanno fare, o far salire almeno un caffè che richiami l’aroma della stessa città iberica. Quindi quando si pronunciano ai microfoni i nostri amministratori, invece di giocare a soldatini sul Risiko globale, distante migliaia e migliaia di chilometri, è bene piantino saldi i piedi al terreno in modo che la reazione dei cittadini e degli utenti, dell’audience, dovrebbe finalmente cominciare realisticamente a far notare loro la questione tra le mura domestiche, giacché il tema del gas é lungamente trattato, lamentato e bistrattatamente pagato. Se tale servizio possa coprire maggiormente il territorio e le zone ancora scoperte, sarà più facile parlare di qualsivoglia volano per lo sviluppo delle aree interne, costiere, del turismo e di ogni altro progetto disegnato con “le cape d’angelo”. Gli immigrati indiani, pachistani, africani o dei villaggi dell’Amazzonia, ad armi pari, tra bombole e bombolari, fanno bollire le pentole meglio del diavolo.

 

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