Aldo Bianchini
SALERNO – Ormai i rinvii, gli annunci apodittici, l’apertura fatta vedere come immediata per scomparire subito dopo, le conferenze stampa sul nulla, sono fatti non chiacchiere. E tutti, compresa la maggior parte della stampa, a crederci per continuare a parlare ed a scrivere sul nulla del nulla.
Qualche giorno fa gli ultimi due annunci, in ordine di tempo, da parte del governatore e dell’amministratore di Gesac dopo un rapido sopralluogo in aeroporto con al seguito tutta gente determinata a comprendere e giustificare tutte le promesse non mantenute, tutti i rinvii tecnici e politici e tutte le chiacchiere (infinite come i rinvii):
De Luca: “Cambierà il destino di questo territorio”
Barbieri, manager Gesac: “Da maggio 2024 qui i passeggeri non accolti a Capodichino
Dichiarazioni credibili o risibili ? Fate voi !! Quelle di De Luca mi appaiono, nell’ottica politica, più caute e razionali anche se “cambiare il destino di questo territorio” può voler dire tutto ma anche niente. Quelle di Roberto Barbieri, amministratore Gesac, sono verosimilmente più istituzionali e disinteressate e conseguentemente niente affatto credibili; la Gesac non ama e non amerà mai l’aeroporto di Salerno.
E ritorniamo di nuovo a far passare il tutto attraverso l’allungamento della pista per far decollare voli importanti da Pontecagnano in piena sicurezza; questa dichiarazione potrebbe apparire anche credibile se non fosse per il fatto che di questa benedetta “pista corta” si parla da sempre ed a memoria d’uomo è il vero problema del mancato decollo dell’aeroporto della nostra città, utile anche per tutta la provincia e per buona parte della Basilicata.
Ma la cosa più grave sono gli infiniti rinvii; ogni volta che si annuncia un lavoro si dà per già terminato anche se non è ancora iniziato, e sempre ci ritroviamo con un’altra promessa di “lavori che inizieranno o sono già iniziati” (come nel corso della visita del governatore) per accorgersi dopo che non sono iniziati e che non inizieranno.
E adesso c’è una nuova data per “il volo dei voli”, è quella del maggio 2024 (tra due anni e mezzo); una data che arriva dopo tante altre date e che sembra, come è accaduto in precedenza, aver accontentato tutti.
Ma gli anni passano e i “voli non volano”; figurarsi ciò che potrà accadere l’alta velocità ferroviaria nella nostra provincia.
E a chiudere il cerchio delle dichiarazioni del nulla arriva anche quella del presidente della commissione regionale speciale Aree Interne, Michele Cammarano: “”… grazie al lavoro che stiamo portando avanti da anni con il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, sarà prevista la realizzazione di una metropolitana di superficie che collegherà i comuni del Vallo di Diano, con terminal di arrivo a partenza proprio nel nuovo scalo aeroportuale …”.
Mi chiedo: ma come si fa a dichiarare queste cavolate se nel giro di trent’anni nessuno è riuscito a recuperare una tratta ferroviaria (Sicignano-Lagonegro) per buona parte già esistente.
E già, dimenticavo, c’è il famigerato PNRR con il quale si potrà fare di tutto, anche le casette di montagna.