TikTok il social network Cinese,Technology Limited, ha modificato le clausole vessatorie contenute nelle “Condizioni di Servizio” per gli utenti, salvandosi dalle sanzioni.

da Pietro Cusati

 

 

 

 

 

 

Roma , 9 febbraio 2022. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso un procedimento istruttorio nei confronti della società TikTok Technology Limited relativo alle clausole contenute nelle “Condizioni di Servizio.Le clausole riguardano  modifiche unilaterali delle condizioni e dei servizi, la risoluzione del contratto, le rinunce degli utenti ai diritti sui contenuti pubblicati sulla Piattaforma, le limitazioni e le esclusioni di garanzie e responsabilità a favore della società e anche la legge applicabile e il foro competente. Con il suo provvedimento l’Autorità ha ritenuto vessatorie le  clausole ai sensi dell’articolo 35 del Codice del Consumo perché determinano un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi contrattuali a carico del consumatore e sono formulate secondo modalità non trasparenti e ambigue, soprattutto per i giovani utilizzatori di TikTok. Secondo l’Antitrust, le clausole sulle modifiche unilaterali delle condizioni e dei servizi e sulla risoluzione del contratto conferiscono alla società facoltà generiche e discrezionali senza indicare le specifiche motivazioni per cui TikTok può apportare modifiche. Inoltre, assegnano alla Piattaforma la possibilità di sospendere o di chiudere l’account del consumatore e di imporre restrizioni all’utilizzo dei servizi. La clausola relativa ai contenuti caricati dall’utente sulla piattaforma impone ai consumatori rinunce eccessivamente ampie che si estendono anche a diritti personali e morali d’autore, eccedendo le modalità di funzionamento di TikTok e di condivisione con gli altri utenti e richiede ai consumatori di “garantire” l’assenza di pretese economiche di terzi.Le clausole sulla responsabilità della società, formulate secondo modalità ambigue e contraddittorie, declinano gran parte delle responsabilità derivanti dall’esecuzione del contratto, incluse quelle conseguenti all’inadempimento di TikTok, prevedendo anche un limite risarcitorio assolutamente inadeguato a fronte del rilevante valore economico dei dati personali e dei contenuti forniti dall’utente.La società ha presentato all’Autorità una nuova versione delle clausole idonea a risolvere i profili di vessatorietà contestati. In particolare, le nuove clausole risultano più chiare e sintetiche rispetto a quelle precedenti  e sono coerenti con il Codice del Consumo. L’Autorità ha preso atto dell’impegno della società ad implementare le nuove clausole per gli utenti italiani della Piattaforma e ha disposto la pubblicazione di un estratto del provvedimento sulla homepage del sito web di TikTok per 30 giorni consecutivi. TikTok .il social network Cinese ,ha modificato  le condizioni di servizio per gli utenti. Ha chiuso un procedimento iniziato dall’Antitrust  nel marzo 2021, salvandosi da sanzione,infatti,  le clausole che Tik Tok faceva accettare ai suoi utenti erano già state indicate dall’antitrust come vessatorie. TikTok poteva sospendere o chiudere l’account dell’utente “con o senza preavviso, in qualsiasi momento, per qualunque motivo o anche senza motivo”. Un utente poteva trovarsi l’account disabilitato senza che gli fosse dovuta alcuna spiegazione e senza poter replicare alla decisione. TikTok poteva anche limitare, sospendere o revocare “la disponibilità della piattaforma” anche in questo caso in ogni momento, senza preavviso e, secondo l’ Antitrust, “per motivazioni estremamente generiche”.Le stesse condizioni contrattuali potevano essere modificate da TikTok a suo piacimento e, il solo fatto che l’utente continuasse a frequentare il social network costituiva un silenzio-assenso.Il fatto gravissimo  è che gli utenti, nella maggior parte dei casi minorenni , concedevano a TikTok persino una licenza all’uso della propria immagine, voce e aspetto fisico. Una clausola che secondo il garante per la Privacy, interpellato da Antitrust, “confligge con la tutela dei diritti fondamentali all’immagine e all’identità personale, comportando una cessione incondizionata di diritti anche personali in un contratto tra professionista e consumatore”. TikTok si attribuiva in modo perpetuo la durata delle licenze. TikTok ha  riscritto le proprie condizioni di servizio in modo chiaro e utilizzando toni più concilianti, tanto che l’Antitrust  le ha approvate chiudendo in modo “pacifico” il procedimento. Il nuovo contratto tra TikTok e gli utenti riconosce, in modo esplicito, che in Italia esiste un Codice del consumo da rispettare. Il provvedimento di Antitrust è stato accolto con favore da Unione nazionale consumatori.

 

 

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