Aldo Bianchini
SALERNO – Qualche anno fa la cinematografia statunitense ha diffuso un film incentrato sulle elezioni del Presidente degli USA che rappresentava uno spaccato sulle leggi elettorali che possono sempre e comunque mandare in tilt qualsiasi popolazione mondiale.
Swing Vote – Un uomo da 300 milioni di voti, questo il titolo del film del 2008 diretto da Joshua Michael Stern e riguardante delle ipotetiche elezioni presidenziali statunitensi nelle quali la designazione del candidato vincitore viene determinata dal voto di un solo uomo. Il protagonista è interpretato da Kevin Costner.
E’ proprio così, ed è uno dei principali vulnus della democrazia moderna che come nel caso del film un solo voto poteva mettere in crisi gli altri 300milioni di elettori che si erano già espressi.
Perché questo richiamo al film Swing Vote ? perché può ben rappresentare la situazione di stallo che si registra in queste ore per l’elezione del nuovo presidente della repubblica italiana; i due grandi schieramenti in campo non raggiungono autonomamente il quorum di 505 voti utili dalla quarta votazione in poi; impensabile che dalla terza votazione, in programma oggi, possa uscire il Presidente perché ci vogliono ben 673.
Altro discorso è dalla quarta votazione in poi con il quorum fisso a 505 voti; dando per certo (ma non è scontato) che i due grandi gruppi rimangano compatti, comunque bisognerà correre alla caccia del voto in quanto sia il Centro Destra (fermo 451 voti) che il Centro Sinistra (fermo a 407 voti) da soli non raggiungerebbero mai la fatidica soglia dei 505 voti utili.
Ed ecco che in una forma ancora peggiore di quella descritta in Swing Vote da domani si aprirà la caccia al voto attraverso la miriade di altri gruppi e cespugli: Italia Viva (44), Area Centro (57), Ex M5S (65). Minoranze Linguistiche (10), Senatori a vita (6), Senatori Sparsi (4) E Deputati sparsi (7); un totale di voti pari a 193 che se appartenessero ad un gruppo compatto deciderebbero anche al primo turno le sorti delle elezioni presidenziali.
La caccia, è palese, è all’ultimo voto con compromessi, compra vendite, promesse di incarichi, rivoltamenti di governo e forse di prebende; fortunatamente qualche avventato magistrato non ha mai accusato nessun Presidente di “voto di scambio” oppure di “traffico di influenze”; tutte cose che nel caso delle elezioni per la carica più alta dello Stato avvengono alla luce del sole e sotto gli occhi di tutti.
Carissimo Direttore Aldo Bianchini ,Un buon anno ancora per la fine naturale della legislatura ,augurando un proficuo lavoro alla neo-deputata Dott.ssa Rossella Sessa ,commercialista salernitana, classe 1973, Funzionaria di FormezPA, con il ruolo di coordinatore delle attività con la Regione Calabria, alle elezioni politiche del 2018 risultò la prima dei non eletti nel listino plurinominale Campania 2 di Forza Italia.Il destino ha voluto che dopo quattro anni è subentrata a Enzo Fasano, collega di partito ,morto prematuramente alla vigilia dell’elezione del Presidente della Repubblica. Per l’ingresso di Sessa alla camera dei deputati il numero dei grandi elettori è tornato a 1.009 e il quorum per i primi tre scrutini a 673.