da Antonio Cortese (giornalista)
Tra uno switch e un altro cambiando stazioni sulle radio locali oggi lo sfogo sulla situazione dei commercianti ed il proprio rapporto col fisco risultava piuttosto veemente. In particolare gli intermezzi musicali di radio Alfa sono stati mediati dalla conduzione che alla fine del programma delegava con speranza le attuali controversie nelle mani dell’avvocato Matteo Marchetti, già noto per le sue azioni Codacons e in altre difese quali class action o altrettante alzate di scudi. Le tematiche affrontate e da risolvere per semplificare il lavoro nel commercio locale riguardano soprattutto i piccoli trasferimenti di denaro con le relative applicazioni o strumenti digitali per il tracciamento, la registrazione, le ricevute, tutto al fine di fornire un rendiconto fiscale, che però, date tutte queste complicazioni e aggiornamenti, porta quotidianamente a casi di stress o snervamento, sanzioni che potrebbero essere risparmiate o multe ritenute ingiuste. Agli occhi del fisco tutte queste prassi che se non rispettate prevedono interventi, anche se moderne e semplificatorie (almeno nelle intenzioni), mancano di una necessaria flessibilità a seconda degli esercizi che infatti vomitano a pazienza ed economia esaurita, lamentele in ogni forma di protesta, di cui la telefonata radiofonica rappresenta la più civile. La percezione degli uffici salernitani, almeno strutturalmente , sita in una zona meno che mediocre urbanisticamente, e che se “arredata” aiuterebbe l’incontro e l’intesa tra l’istituzione ed il cittadino, é dunque negativa ed il sottoscritto, anche se non avvocato, consiglierebbe al Marchetti ignorantemente, volendo contribuire con questo articolo di provincia, che la comunicazione istituzionale in loco ha le sue giuste pecche, in un settore, quello del commercio, che va avanti da secoli tra strette di mano, accordi impliciti e tipologie di comunicazione interpersonale che non possono essere ex abrupto concepite dai negozianti, con App, Pin, e Code.