Aldo Bianchini
SALERNO – Anche uno dei due “grandi elettori” di Salerno si sbilancia sulla scelta del personaggio che dovrà occupare la massima carica dello Stato per i prossimi sette anni.
Parlo del giovane deputato del P.D. on. dr. Piero De Luca che insieme al padre Vincenzo sarà chiamato ad esprimere la propria preferenza, dal 24 gennaio in poi, per la scelta del nuovo Presidente della Repubblica Itaiana. Padre e figlio voteranno, quindi, in contemporanea; non era mai accaduto nella storia di Salerno e dell’intera provincia; un altro record, forse imbattibile, messo a segno dalla famiglia De Luca che da circa trent’anni domina la scena politica nostrana. In passato c’erano già stati padri e figli che votavano per il Presidente, ma come nel caso Scarlato hanno votato in epoche diverse e lontane.
Il giovane deputato ha messo in rete un breve ma significativo video che, in pochi secondi, rende benissimo la qualità e la caratura del suo pensiero che così può essere riassunto: “Il partito democratico ritiene fondamentale eleggere un presidente della repubblica di alto profilo istituzionale con ampio consenso. Una figura di unità e coesione nazionale e non divisiva come quella messa in campo finora dal centro destra. Al tempo stesso è necessario un nuovo patto di legislatura per dare continuità all’azione di governo e assicurare piena stabilità al Paese in una fase ancora molto delicata da un punto di vista sanitario, economico e sociale”.
Insomma in poche battute il vice capo gruppo PD alla Camera dei deputati è riuscito a sintetizzare, da ottimo comunicatore, il pensiero e l’azione del suo segretario nazionale on. Enrico Letta.
Sono socialista fin da quando Piero De Luca non era ancora nato, ma da uomo libero e socialista, dopo aver condiviso pienamente le parole del parlamentare, non posso non porre almeno due domande:
1) Se è vero, come è vero, che la figura di Berlusconi è divisiva viene da chiedersi quale figura del centro destra potrebbe non esserlo agli occhi del PD, visto e considerato che in questo Paese la sinistra vive e gestisce, per convinzione propria, una sorta di “monopolio del Presidente” ?;
2) Come reagirebbe il segretario nazionale del PD e già presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, e con esso l’intero partito, se il centro destra proponesse come candidato lo “zio Gianni” che è stato ed è non solo lo zio ma anche colui il quale ha allevato a pane e politica il prestigioso discepolo ?
Ma ovviamente Piero De Luca pone anche un altro grande quesito che in queste ultime ore sembra essere diventato drammatico sotto il profilo della soluzione “un nuovo patto di legislatura per dare continuità all’azione di governo e assicurare piena stabilità al Paese in una fase ancora molto delicata da un punto di vista sanitario, economico e sociale” che raccoglie in se tutto il terrore per moltissimi parlamentari non già di non essere rieletti ma, addirittura, di non essere semplicemente candidati (un discorso che non riguarda per niente il nome del parlamentare salernitano) visto lo sfoltimento numerico dei rappresentanti del popolo in seno al Parlamento nazionale.
Insomma siamo ridotti, almeno così pare, al fatto che i partiti vanno alla ricerca dell’uomo che garantirà la fine della legislatura e non dell’uomo di alto profilo istituzionale con ampio consenso, come giustamente dichiara pubblicamente l’on. Piero De luca.
Carissimo Direttore Aldo Bianchini,
i grandi elettori positivi al covid o in quarantena, saranno esclusi dal voto per il nuovo o nuova Presidente della Repubblica o voteranno a domicilio o nelle Prefetture? Il voto è segreto ! Questa volta ,a mio avviso , potrebbero aumentare,nel segreto dell’urna, i franchi tiratori ,quindi, non bisogna sottovalutare,dal quarto scrutinio in poi , un numero non esiguo di questi elettori ”franchi e positivi.”