A 90 anni dalla nascita del grande filosofo e semiologo “Umberto Eco”, il 5 gennaio 1932, torna in libreria un volume introvabile ‘’Filosofi in libertà’’, per la casa editrice La nave di Teseo. La lettura è un’immortalità all’indietro.

 

dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

5  gennaio 2022.Umberto Eco  avrebbe compiuto 90 anni oggi, 5 gennaio 2022, e per l’occasione la sua casa editrice «La nave di Teseo», di cui è stato anche fondatore, lo ricorda ripubblicando un testo ormai introvabile: Filosofi in libertà ,collana le Onde, pagine 224, 12 euro, in cui l’autore dimostrava di saper «scherzare, ma seriamente».  Una  sorpresa che sicuramente lo scrittore avrebbe  gradito.Nella sua città Alessandria per i 90 anni dalla nascita non è stato commemorato Eco  per i voleri del Professore  nel testamento : “Nessun convegno, nessuna giornata di studi, nessun incontro su di me e sulle mie opere, sul mio pensiero e sulla mia vita sia autorizzato per almeno dieci anni”».Scherzare, sì, ma seriamente diceva Umberto  Eco,spirito ironico , il suo volume ‘’Filosofi in libertà’ è uscito  in occasione dei 90 anni dalla nascita, edito dalla casa editrice  La nave di Teseo, con 15  disegni e vignette dell’autore. La casa editrice da lui voluta e fondata  con Elisabetta Sgarbi, attuale publisher, Mario Andreose e altri grandi autori. Il grande filosofo, scrittore, semiologo, medievalista, morì  il 19 febbraio 2016 a Milano.In questi anni si sono scoperti aspetti di Eco meno noti ai lettori giovanissimi. In Filosofi in libertà , Eco racconta in forma conviviale ,in maniera puntuale e  divertente in  filastrocca la storia della filosofia,tra allegre risate,scritte in epoche diverse, con il gusto della parodia e il ritmo delle filastrocche. In questi giorni uscirà anche il numero di gennaio di Linus dedicato a Umberto Eco , con la copertina di Manara.“Chi non legge a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito. Perché la lettura è un’immortalità all’indietro”.Umberto Eco ,un grande intellettuale  della cultura non solo  italiana che continua a vivere per mezzo delle sue opere. Era nato il 5 gennaio 1932 ad  Alessandria . Nel 1980 pubblicò il bestseller mondiale Il nome della rosa, vincitore di innumerevoli riconoscimenti tra cui il Premio Strega.”I social network sono un fenomeno positivo ma danno diritto di parola anche a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Ora questi imbecilli hanno lo stesso diritto di parola dei Premi Nobel”. Il Web non ha inventato gli imbecilli, ma ha dato loro, semplicemente, lo stesso pubblico che hanno i premi Nobel. Fu Eco a svelare come la Tv promosse il trionfo dello “scemo del villaggio”, quando disse allo spettatore: tranquillo, se Mike Bongiorno può condurre un quiz, tu sei un dio. Poi andò oltre, e con i programmi trash disse: se il mondo è quello che ti facciamo vedere, allora tu sei migliore. I media non creano, ma coltivano e promuovono e gratificano l’imbecillità: perché fa vendere e fa votare. Il Web gratifica gli imbecilli. Umberto Eco ha regalato ai  lettori un nuovo modo di leggere il mondo, utilizzando le parole con la cura e l’attenzione che l’hanno reso uno degli intellettuali italiani più apprezzati di tutti i tempi.Il Web è uno spazio conflittuale,gli imbecilli prendevano la parola anche prima, nei bar, nei capannelli di piazza. Il  Web ha soltanto esteso i decibel delle loro stentoree affermazioni. Semplicemente, al bar o in piazza spesso l’imbecille veniva messo a tacere dagli astanti. Lo scemo del villaggio non trionfa mai per forza propria, ma solo per debolezza del sensato del villaggio.

 

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