Mercatini di Natale: per il bene della città ? … la parola alla difesa !!

 

Aldo Bianchini

Dr. Dario Loffredo , presidente del consiglio comunale di Salerno

SALERNO – Una piccola frase, molto semplice ancorchè composta nella sua complessa espressione del concetto, dovrebbe essere sufficiente a scagionare completamente e definitivamente i cinque super indagati per i “Mercatini di Natale 2016”: Dario Loffredo (ex assessore all’annona e attuale presidente del consiglio comunale), Ciro Pietrofesa (plenipotenziario e sindacalista del commercio ambulante e bancarellaro), Alberto Di Lorenzo (ex super delfino deluchiano ed ora tecnico nella Roma di Raggi-Gualtieri), Michele Fiore e Francesco Ferrara (di Buongiorno Italia).

Ho agito per il bene della città”, questa la breve frase ad effetto che l’indagato Dario Loffredo avrebbe pronunciato dinanzi ai sostituti procuratori Elena Cosentino e Guglielmo Valente nel corso dell’interrogatorio che i report giornalistici (almeno quello de Il Mattino che io ho letto) hanno incasellato in 90 minuti (neppure un secondo di più).

Una frase che da sola potrebbe mettere gli inquirenti al palo, o meglio al bivio di una decisione importante: applicare la giustizia commutativa o quella distributiva. La decisione non è facile perché con quella commutativa nascerebbero subito dei problemi con chiaro profilo penale, con quella distributiva invece la situazione dovrebbe essere già superata perché i politici se no agiscono per il bene della città non si capisce che cosa dovrebbero fare di diverso.

Ma la giustizia distributiva non deve più essere patrimonio dei magistrati, che la utilizzano a loro piacimento per condannare o assolvere, ed in tal senso recitano anche le norme regolamentari approvate qualche settimana fa dal Governo su istanza della ministra della giustizia Marta Cartabia.

Nel bel mezzo di questo intricato incrocio tra le due giustizie si è sistemato, con tutta la sua professionalità l’avvocato Giovanni Annunziata (difensore dell’indagato di spicco Dario Loffredo che secondo molti è una specie di proconsole all’interno del “cerchio magico deluchiano”) che ha letteralmente inchiodato gli inquirenti ad una decisione storica, contradditoria e penalizzante nei confronti di decine di altri magistrati che in passato (parola dell’ex pm Michelangelo Russo) avrebbero giudicato alla fine di ogni inchiesta l’azione dell’apparato deluchiano come eseguita soltanto per il bene della città.

Difatti se passa il concetto della giustizia commutativa, senza fronzoli distributivi, bisognerebbe riprendere in mano tante altre inchieste del passato e passarle al vaglio del nuovo concetto che pochi pm di oggi starebbero per affermare come il nuovo sistema da seguire nei giudizi dell’azione dei politici, soprattutto per quelli ricompresi nel “sistema di potere politico deluchiano”.

Del resto altro non c’è; difatti come si fa a mettere a confronto un’azienda specializzata come Buongiorno Italia con i vari barracchieri cittadini che sperano solo in una pizza e una birra, e come si fa a sostenere un piano di favoritismo per un’azienda a livello internazionale contro quattro baracche malmesse e traballanti; in questo con c’è telefonata che tenga, le telefona te quasi mai assurgono a valore indiziario nel corso di un pubblico dibattimento.

La pagina de Il Mattino del 21 dic. 2021 dedicata alla vicenda dei mercatini di Natale del 2016

E allora ? allora è vero ciò che dice Loffredo quando parla di un grande successo della manifestazione (e sfido chiunque a dire il contrario) condivisa nelle decisioni addirittura con il capo del sindacato degli ambulanti (e Pietrofesa è sindacalista conclamato) sempre, e soltanto, per il bene della città.

E c’è anche la ciliegina sulla torta con la card imposta agli espositori; in tal modo l’ex assessore avrebbe anche contribuito alla crescita ed alla credibilità del sindacato, per farlo elevare al di là della pizza e la birra. E quale migliore scelta per la città che anela a diventare di marca europea anche sul piano della organizzazione dei ruoli che ogni identità deve avere ?

Naturalmente bisogna aspettare le decisioni degli investigatori che, comunque, già si stanno adoperando per riparare il colpo che l’avv. Annunziata ha sferrato; difatti se andate a leggere Il Mattino del 21 dic. scorso a pag.25 scoprirete che in basso, sotto la notizia di Loffredo, appare un titolo insidioso: “La DIA, l’esistenza di un clan forte dimostrata dal sostegno elettorale”; colpo di coda degli inquirenti con l’entrata in azione del “sistema stampa locale”, vedremo se la diga difensiva, frutto di una strategia impeccabile, dell’avv. Giovanni Annunziata reggerà.

ULTIM’ORA: La riprova di quanto dico è arrivata oggi, sempre da Il Mattino, con la riesumazione della storia vecchia, trita e ritrita, della presunta raccomandazione di Picarone in favore dei Marigliano. Ma di questo avremo tempo per parlarne.

 

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