dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)
Roma-Palazzo del Quirinale,28 novembre 2021. La solidarietà al tempo del Covid.Sono stati insigniti,ieri, ‘’Alfieri della Repubblica’’ dal Presidente Sergio Mattarella, 30 ragazzi che hanno usato i social media a fin di bene e per l’ impegno dimostrato per superare il difficile periodo della pandemia, anche grazie alle loro capacità spontanee nell’uso degli strumenti tecnologici. Accanto ai 30 Attestati d’onore sono state assegnate anche tre targhe per azioni collettive in ambito di agricoltura sostenibile, di comunicazione digitale e di impegno in un’impresa sociale in un carcere minorile. Il più giovane Alfiere della Repubblica Gennaro Dragone di Napoli- San Giovanni a Teduccio,ha undici anni. Ha creato la prima “comunità energetica del Centro Sud. Una ragazza creativa insignita è Federica Mauro, di Arezzo, la cui opera è stata scelta dalla Dante society di Londra come locandina per il concorso internazionale ‘Dante 700’ e dall’Accademia della Crusca come copertina del volume ‘Dante l’italiano’. Tra i nuovi alfieri ,durante la pandemia , molti hanno aiutato amici e parenti che avevano difficoltà nella DAD, come Esmeralda Serranò di Rovato nel Bresciano, Daniele De Angelis di Marano di Napoli e Alessio Manfredi Selvaggi di Campobasso,nonché hanno sostenuto la campagna di vaccinazione come Giulia Galieti di Roma; e aiutato anziani a prenotare vaccini come Lorenzo Cerruti di Milano o nella consegna a domicilio di beni di necessità e farmaci, come Giovanni Buttafava di Gossolengo, Piacenza, Tommaso Capuano di Cambiago,in provincia di Milano, Francesco Tortora di Roccapiemonte in provincia di Salerno e i fratelli Matteo e Simone Mrissa di Pianezza, Torino.Tra i 30 nuovi alfieri, c’è anche chi ha affrontato brillantemente la malattia e la disabilità raggiungendo successi personali come Maria Ester Contrera di Palermo; Andrea Pigato, talento della giocoleria, entrato nel 2020 nel Guinnes world record in qualità di ‘The most juggling catches with three basketbalss in one minute”; e Giorgia Greco che dal quartiere Niguarda di Milano, malgrado un intervento chirurgico per un tumore osseo, è arrivata l’anno scorso alla finale di ‘Italia’s got talent’.Anche storie di integrazione come quelle della salernitana Miriam El Ouazani, operatrice specializzata in affido; di Betsalot Dereje Negatu di Bari, che ha voluto condividere la borsa di studio ricevuta con la migliore amica Ididdia, anche lei di origini etiopi; e di Aya Jedidi, che, a Maracalagonis, nel Cagliaritano, ha aiutato una compagna di classe proveniente dal Marocco che non conosceva la lingua italiana. Oltre a casi di puro eroismo come il genovese Luca Ragosa, che ha salvato il compagno dal suicidio. Si sono distinti per l’impegno nel volontariato Andrea Centonze di Lecce, Pamela Di Carlo di Savona, Rebecca Lucchesi di Bagni di Lucca e Michelangelo Melchiorri di Macerata; quello sui temi ambientali di Alessio Cozzolino di Terralba, Oristano; e l’amicizia di Francesco D’Antonangelo per Davide Pietricola di Latina, compagno con disabilità comunicative che ha voluto suo vice nel giornalino della scuola. Tra gli alfieri anche le giovane scrittrici Aurora Vannucci di Parma e Chiara Vecchi di Monteveglio, nel Bolognese; e Silvia Pomella di Bolzano, che ha combattuto la depressione con tenacia e reso pubblica la sua battaglia e Benedetta Petrongari di Greccio, Rieti, per l’amicizia con cui ha aiutato un compagno di classe affetto da disturbi di comportamento. Per motivi di spazio riportiamo solo le motivazioni degli Alfieri della Repubblica insigniti in Campania: Inizio modulo
Daniele De Angelis, 19/01/2007, residente a Marano di Napoli (NA) – Per l’aiuto offerto nella scuola e anche all’interno della famiglia nei momenti più duri della pandemia. Grazie al suo impegno, i cugini più piccoli sono riusciti a seguire la didattica a distanza nonostante l’assenza da casa dei genitori che, da infermieri, erano impegnati in turni estenuanti nel reparto Covid dell’ospedale.Gli zii di Daniele sono due infermieri, costretti nella fase più dura della pandemia a turni estenuanti nel reparto Covid dell’ospedale. Molto spesso sono stati costretti a lasciare i figli con gli anziani nonni in un Comune diverso dalla loro residenza. Daniele studia con profitto, segue le diverse attività promosse dalla scuola e svolge anche il compito di rappresentante di classe. Mostra spirito di solidarietà verso i compagni, aiutandoli quando hanno problemi nello studio, e non si è sottratto a dare una mano in famiglia ai cugini più piccoli, quando si sono trovati in difficoltà. Li ha seguiti telefonicamente e da remoto sul PC, sostenendoli nei compiti, risolvendo problematiche tecniche di connessione e caricando i documenti dei bambini sui vari portali scolastici. La pandemia ha posto in evidenza il valore del sostegno interno alle famiglie. Il senso di responsabilità di Davide verso i più piccoli è stato per gli zii di grande conforto. La zia ha raccontato che Davide una sera le disse al telefono: “Ci penso io a Sara, tu stai tranquilla e salva quante più vite umane puoi”. Miriam El Ouazani, 15/04/2002, residente a Cava dei Tirreni (SA) – Per l’impegno con cui si dedica alla crescita dei ragazzi “fuori famiglia”. È diventata maggiorenne in una comunità di care leavers, dove è stata esempio di generosità e attenzione per i piccoli, e ora affronta pubblicamente il tema dell’affido, così problematico, quando questi ragazzi giungono alla maggiore età.Miriam è cresciuta a Salerno, in una comunità in cui era la più grande tra i bambini ospitati. Ha aiutato i più piccoli, e anche gli operatori, comportandosi come una sorella maggiore e divenendo un modello per la sua affidabilità, per la cordialità e la compostezza. Compiuti 18 anni, il Servizio sociale non le ha concesso altro tempo in struttura e così lei è tornata dai nonni (che contribuisce ad accudire). Presso la comunità in cui è cresciuta, però, ha deciso di formarsi come operatore sociale e di svolgere il tirocinio per conseguire il titolo di “assistente educativo all’infanzia”. Miriam è partecipe del “Care Leavers network” di “Agevolando”, una rete di giovani che, come lei, sono cresciuti “fuori famiglia”, e nel corso di conferenze regionali ha svolto il ruolo di relatrice, sollevando in particolare il tema dell’affido dei ragazzi maggiorenni, ai quali spesso è preclusa questa opportunità perché non ci sono famiglie o persone disponibili. Francesco Tortora, 19/01/2004, residente a Roccapiemonte (SA) – Per l’impegno ed il sostegno alla popolazione nel periodo di pandemia, e in particolare per l’aiuto fornito alle persone anziane nelle prenotazioni dei vaccini anti Covid e nelle procedure per il rilascio del Green pass.Francesco è entrato a far parte del “Nucleo Protezione Civile Roccapiemonte” fin dall’età adolescenziale, dimostrando un interesse duraturo nel tempo per le azioni di volontariato e distinguendosi per l’impegno nelle sue attività e per lo spirito organizzativo. Durante la pandemia da Covid-19 si è particolarmente distinto nelle attività di sostegno alla popolazione con la raccolta e la distribuzione di beni alimentari, e ha assistito i cittadini, in particolare gli anziani, nell’iscrizione sulla piattaforma regionale per accedere al vaccino e nelle procedure per il rilascio del Green pass.