dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)
Roma.12 novembre 2021.“Ho servito il Paese con correttezza istituzionale e dignità morale”. Con queste parole il Presidente della Repubblica Giovanni Leone si congedò dagli italiani alla vigilia del “semestre bianco” che avrebbe preceduto la conclusione del suo mandato. Al Quirinale, la Casa degli Italiani, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,con gli interventi del professor Giovagnoli e del dottor Letta hanno messo in luce caratteri, esperienze, vicende che hanno segnato la vita del prof. Giovanni Leone, insigne giurista Napoletano del ‘900e Presidente emerito della Repubblica. Giovanni Leone, come Antonio Segni, chiese “la non rieleggibilità del Presidente della Repubblica con l’eliminazione del semestre bianco”.Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un incontro al Quirinale in occasione dei 20 anni della morte di Giovanni Leone. Il Dottor Gianni Letta ha ricordato la relazione della commissione che l’avrebbe nominato professore ordinario in giovanissima età: “agilità ed acutezza d’ingegno; attitudine all’indagine e al coordinamento; equilibrio nelle soluzioni”.Il suo pensiero si consolidò e si espresse poi alla Assemblea Costituente, alla quale era stato eletto nelle liste della Democrazia Cristiana, partito a cui aveva aderito seguendo le orme del padre che era stato esponente del Partito Popolare in Campania.Troviamo, nei suoi interventi, una acuta sensibilità ai temi delle libertà del cittadino. Fu con il contributo suo e di Giuseppe Bettiol che si pervenne alla redazione dell’ultimo comma dell’art.25 della Costituzione che recita: “Nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza se non nei casi previsti dalla legge”.La presidenza Leone si caratterizzò per un forte richiamo ai valori dell’antifascismo e per la fedeltà ai valori della Resistenza, in particolare in difesa delle istituzioni repubblicane di fronte ai tentativi eversivi. Medaglia d’oro al merito della cultura. Avvocato penalista tra i più grandi d’Italia.E’ autore di numerosissime pubblicazioni giuridiche, tradotte in lingue straniere. Mattarella ha fatto capire di non parlare di bis , la “non rieleggibilità del presidente”, è significativa .Sarebbe meglio parlare di una modifica costituzionale per abolire il cosiddetto semestre bianco, cioè quei sei mesi nei quali il presidente della Repubblica non può sciogliere le Camere. Il capo dello Stato non solo ha trovato un appartamento per la sua vita dopo il Quirinale ma ne ha anche già firmato il contratto.“Leone definiva la stampa componente essenziale della società”, ha detto Mattarella. “Ma allora espresse parole profetiche: ‘la stampa è al servizio della verità ma sappiamo come la verità sia spesso inafferrabile, accontentiamoci che ci sia un riscontro oggettivo, la buona fede’. Per concludere credo che si possa fare un caloroso invito ad avere tutto il riguardo per la dignità della persona che va salvaguardata. Difficile trovare una campagna scandalistica come quella rivolta contro Giovanni Leone. E’ difficile trovare una campagna scandalistica e invereconda come quella diretta contro il presidente Leone. Per questo il capo dello Stato, citando Leone si è appellato alla stampa: “Si può fare un caloroso invito ad avere riguardo per la dignità persona, che va salvaguardata nella massima misura. E’ difficile trovare parole più misurate e umane per descrivere la responsabilità degli organi di stampa, che deve sempre essere rispettata.