Dr. Pietro Cusati (giornalista – segretario Associazione
Giornalisti Amici del Vallo di Diano)
Oslo (Norvegia) 8 Ottobre 2021. I giornalisti Maria Ressa e Dmitry Muratov sono i vincitori del Premio Nobel per la Pace 2021, per aver difeso la libertà d’espressione nei rispettivi paesi, grazie al loro lavoro. ‘’Per i loro sforzi per salvaguardare la libertà di espressione, che è una condizione preliminare per la democrazia e una pace duratura’’. L’annuncio è giunto dal Comitato per i Nobel norvegese a Oslo, in Norvegia. Ressa e Muratov hanno difeso la democrazia e la pace rispettivamente nelle Filippine e in Russia , allo stesso tempo rappresentano tutti quei giornalisti che lottano per la libertà di stampa. Maria Ressa ha denunciato violenze e abuso di potere nelle Filippine, ha dimostrato di essere una paladina della libertà d’espressione. Dmitry Muratov per decenni ha difeso la libertà d’espressione in Russia, nel 1993 è stato uno dei fondatori del giornale indipendente Novaja Gazeta, che negli anni ha denunciato corruzione, violenze della polizia e abusi di potere dell’esercito russo fuori e dentro la Russia. Negli anni il giornale è stato vittima di minacce: sei sono i giornalisti uccisi negli anni, tra i quali anche Anna Politkovskaja”.Nel 2020 il premio è stato vinto dal World Food Programme, il Programma alimentare mondiale, agenzia dell’Onu, con sede a Roma, per il suo impegno nella lotta contro la fame nel mondo. A selezionare il vincitore del Premio Nobel per la Pace sono, secondo il regolamento, i cinque membri del Comitato per il Nobel norvegese, nominati per cinque anni dal parlamento di Oslo scegliendo fra le candidature inviate da membri e vincitori passati, da parlamentari e capi di Governo stranieri, da organizzazioni e istituzioni internazionali, da docenti universitari e membri del tribunale dell’Aja. La cerimonia di premiazione si terrà a dicembre prossimo con i vincitori che riceveranno medaglie e diplomi nei loro paesi d’origine. Dmitry Muratov e Maria Ressa, giornalisti in due Paesi, la Russia e le Filippine, in cui la libertà di stampa è sempre più limitata e oggetto di attacchi. Muratov, 59 anni, è una delle figure di spicco di Novaya Gazeta, il periodico russo indipendente per cui lavorava Anna Politkovskaya, di cui lui, nel 1993, era stato uno dei cinquanta fondatori. Il Premio è stato assegnato proprio il giorno dopo il 15esimo anniversario dell’uccisione della giornalista che, per le sue inchieste sulle violenze commessi contro i civili dalle forze russe in Cecenia e altrove, riferiva proprio a lui, dal 1995 caporedattore del periodico che continua a denunciare gli abusi del potere in Russia.Politkovskaya è stata una dei sei giornalisti di Novaya Gazeta uccisi in Russia. Fra le vittime, anche anche Natalya Estemirova, uccisa nel 2009 in Cecenia. “Per decenni, Muratov ha difeso la libertà di espressione in Russia in condizioni sempre più difficili”, ha spiegato il Comitato per il Nobel.Novaya Gazeta, che conta su una redazione di 60 giornalisti, rimane l’unica testata indipendente in Russia. Conta fra i suoi editori anche Mikhail Gorbaciov, che aveva devoluto parte del suo Premio Nobel per la pace del 1990 per finanziare la nascita. Novaya Gazeta è arrivato ad avere una tiratura di 70mila copie. Muratov aveva iniziato a lavorare come giornalista alla Komsomolskaya Pravda. Maria Ressa, 58 anni, doppia cittadinanza americana e filippina, fondatrice nel 2016 della testata online indipendente Rappler.com, è stata perseguita nelle Filippine per il suo lavoro che spesso ha colpito il Presidente Rodrigo Duterte. Arrestata, ha ottenuto la libertà su cauzione dieci volte. E’ stata nominata Persona dell’anno dalla rivista Time nel 2018, l’anno successivo è stata inserita nell’elenco delle 100 persone più influenti, e una delle donne più influenti del secolo. Ma sono decine di premi che Maria Ressa ha ricevuto in tutto il mondo per il suo lavoro di giornalista.Prima di fondare Rappler, Maria Ressa aveva lavorato sul terrorismo nell’Asia sudorientale. Aveva aperto l’ufficio di corrispondenza di Cnn a Manila che aveva guidato per quasi dieci anni prima di aprire l’ufficio dell’emittente americana di Giakarta, che ha guidato dal 1995 al 2005.