Dr. Pietro Cusati (giornalista)
Napoli,16 settembre 2021.Tullio Pironti figlio di generazioni di librai , si è spento all’età di 84 anni,era nato a Napoli nel 1937. E’ stato un’istituzione della vita culturale napoletana e nazionale. Iniziò nel 1972 la sua attività editoriale. Ha il grande merito di aver fatto conoscere in Italia scrittori e personaggi importanti della letteratura. Il primo libro-reportage La lunga notte dei Fedayn scritto dal giornalista Carrattelli, all’indomani della strage di atleti israeliani ai giochi di Monaco di Baviera.La sua famiglia iniziò l’attività libraria dopo la persecuzione subìta nel regno borbonico da Michele Pironti (1814-1885), magistrato, imprigionato insieme a Luigi Settembrini e Carlo Poerio.Tullio Pironti ha proseguito l’attività del padre e del nonno. Da editore ha avuto il merito di far conoscere in Italia autori stranieri e in particolare quelli della letteratura nord americana a partire da Don DeLillo passando per Bret Easton Ellis, ma anche Raymond Caraver e il Premio Nobel egiziano Nagib Mahfuz. “Con la scomparsa di Tullio Pironti Napoli perde un punto di riferimento. Editore e libraio coraggioso e di grande intuito, ha avuto un ruolo centrale per la cultura cittadina e non solo. Lo ha ricordato il presidente della Camera, Roberto Fico.“Addio a Tullio Pironti figura unica ed originale di Napoli. Prima una carriera da pugile, dopo editore impegnato nel “cuore” del centro antico della metropoli: amava il contatto diretto con le persone, in particolare con i giovani, con gli studenti, per i quali era un esempio. È stato un punto di riferimento per la cultura a Napoli, sia per quella dall’animo colto, sia per quella dall’espressione più popolare. Lo ricordiamo con grande stima e affetto”. Così su Facebook il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ricordando la figura dell’editore napoletano .“La scomparsa di Tullio Pironti ci porta via un uomo di profonda cultura, un innamorato di Napoli. Ho un ricordo molto bello di Tullio, per la sua schiettezza e la sua umanità. Un napoletano verace. Siamo vicini alla famiglia, agli amici e a quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo”. Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris sulla morte dello storico editore partenopeo. “E se n’è andato Tullio Pironti. Come racchiudere in un battito di parole la sua vita da picaro, pugile e lettore avido, don giovanni impenitente e appassionato editore? Pironti è stato tra i pochi, pochissimi editori napoletani in una città che uccide tutto ciò che non è immediato tornaconto, profitto”. Così il post Facebook che lo scrittore Roberto Saviano dedica alla figura dell’editore napoletano. “Da editore era un cercatore di pepite, pubblicò per primo Raymond Carver, Don Delillo, Mahfuz, Easton Ellis. I grandi editori sonnecchiavano, spaventati dal nuovo, mentre lui riusciva a pubblicare questi autori arrivando prima degli altri. Senza di lui non avrei potuto leggere “Il camorrista” di Giuseppe Marrazzo libro che mi ha cambiato, travolto l’esistenza, un romanzo di non-fiction che nel 1984 nessuno voleva pubblicare. E poi il sogno di Port’Alba, il quartiere dei libri a Napoli in cui sono cresciuto frequentando ogni singola libreria. Sogno che ora fatica a sopravvivere, ma a Tullio piaceva stare proprio lì, in Piazza Dante, vendendo i suoi libri. Ed è lì che ha vissuto l’ultima parte di una vita, piena, infuocata, erotica”. “L’eros della lotta come forma di conoscenza, della lettura come accesso alla seduzione, la vita stessa intesa come conquista di vita. Addio Tullio”.La Fondazione Valenzi, l’istituzione internazionale dedicata a Maurizio Valenzi, parlamentare italiano ed europeo, sindaco di Napoli dal 1975 al 1983, si unisce al cordoglio per la morte di Tullio Pironti.“È con profondo cordoglio che come Fondazione Valenzi accogliamo la notizia della scomparsa di Tullio Pironti, uomo generoso e coraggioso, prima pugile e poi libraio ed editore. Ricordiamo il suo radicamento nella città di Napoli, soprattutto in quella parte del centro storico animata dalla sua libreria di piazza Dante.La Fondazione Valenzi è debitrice nei confronti di Tullio Pironti, per il suo sostegno e la promozione della figura di Maurizio Valenzi, di cui è stato amico. Prima e dopo la costituzione della Fondazione Pironti infatti ha pubblicato l’autobiografia “Confesso che mi sono divertito”, curata da Pietro Gargano e il volume curato da Roberto Race e Lucia Valenzi che raccoglie oltre cinquanta testimonianze sul Sindaco di Napoli. Per questo e per altro ricorderemo Tullio con affetto negli anni a venire.”