da Antonio Cortese (giornalista)
Se la fiaccola di Prometeo in mano ai miopi provoca danni, scandali e storture, è sempre meglio essere più attenti e oculati. In Messico i corti di vista detronano Cristoforo Colombo per sostituirlo con una “papessa” tribale. Non erano bastati gli scempi alle effigi del progresso umano durante il fallito golpe globale dell’ex presidente statunitense: ora i nuovi standardizzati, acculturati in fretta a suon di tecnologie smart all’improvviso, in totale confusione e ignoranza di ragioni logiche e storiche, travisano ogni valore. Non si chiedono chi li ha liberati dalla preistoria, chi li ha pazientemente svezzati, emancipati; chi gli ha regalato connessioni elettriche , elettrodomestici, automobili e tivvù. Forse vogliono tornare allo stato animale per pascolare in cruda incoscienza nelle praterie e spaventarsi al primo rombo di tuono di un temporale invocando gli dei lucertola? Si? Rimuovessero allora fognature, dighe, strade, tutte le bevande che non siano solamente acqua e vino, ospedali, assistenze statali, ogni prodotto importato, dal cibo ai vestiti, dalle medicine ai giocattoli fino ai computer. Prometeo si riprenderà la fiaccola e quando faranno la danza della pioggia saranno le sue lacrime di amaro pentimento a piovere senza più alcuna pietà per le genti ingrate. Cara sindaca messicana, ti vuoi esaltare? Metti la tua statua in un’altra parte, il Messico è grande.