Gratta gratta Mastu Ciccio

 

da Antonio Cortese (giornalista)

La pizza cilentana che sta facendo impazzire Milano

All’arrivo di settembre cominciano a placarsi gli appetiti della tavola, anche di quella mediterranea. La pizza cilentana è il rimedio. In Emilia hanno le piadine, in Umbria le focacce, la pizza napoletana è stata riconosciuta dall’Unesco, ma il piatto forte che contraddistingue i ruspanti forni delle campagne nostrane sembra ancora un’alternativa nel menù. Sicuramente le tavole cilentane offrono tante varietà, però la pizza semplice, più delle “marinare” o delle “napoletane” stesse, è della provincia di Salerno. Col placarsi inoltre delle tradizionali sagre a piè sospinto ogni settimana in giro per i paesi salernitani, lo spuntino, l’antipasto “apripista” diventa  invece il piatto forte, quello richiesto. Nel capoluogo è difficile reperirlo data la prossimità partenopea, zone che a salire possono annoverare poche friggitorie specie durante le ore meridiane, che la vendono a ”portafoglio”, o a “libretto” per il fortunato avventore. Gli stessi napoletani dal palato fine da Salerno in giù esclamano che “chest’ non è ‘na pizza, è ‘nata cosa!”. Abituati a questa sentenza non resta altro che annuire come diceva il loro comico: “Hai ragione!”; tipica, unica e inconfondibile.

 

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