Il deficitario Bilancio Consuntivo 2020, approvato dalla Giunta, presenta una situazione di grande squilibrio. Debiti per 647milioni, Perdita di esercizio di 71milioni, Patrimonio netto in ‘picchiata’ a 405milioni, Disavanzo di Amministrazione a 201milioi. C’è chi dà la colpa alla Sentenza 80/2021 della Corte Costituzionale che ha ridotto, da trenta a tre anni e, comunque, entro la scadenza del mandato elettorale, il periodo di rimborso delle anticipazioni di liquidità della Cassa Depositi e Prestiti. Tempi ridottissimi. Ma, la Corte non ha colpe. Anzi, va ringraziata dai giovani che abitano in questa Città.
Perché, ha semplicemente detto che non è possibile violare il principio di responsabilità politica del mandato nei confronti degli amministrati, né quello della equità intergenerazionale, a causa di inappropriate gestioni delle risorse correnti: “ogni periodo (di rimborso) di durata superiore (a quello indicato) comporta il sospetto di potenziale dissesto e può essere giustificato solo se il meccanismo normativo che lo prevede sia effettivamente finalizzato al riequilibrio”.
In sostanza, la Corte ha detto che i debiti correnti, coperti con le anticipazioni di liquidità, non sono paragonabili ai debiti per investimenti che vengono assunti per migliorare il territorio a favore anche degli abitanti futuri. Opere intergenerazionali vanno pagate con rate intergenerazionali, spese correnti debbono essere pagate dai cittadini che ne beneficiano. Non dai figli e nipoti.
La verità ‘vera’ è che il Comune aveva acquisito una ‘montagna’ di anticipazioni per pagare i fornitori ‘scaduti’ nella misura che il Governo ha quantificato pari al 66,89% delle Entrate Proprie (primi tre titoli di Bilancio). E, ancora, la verità ‘vera’ e che siamo la quarta Città d’Italia in questa speciale graduatoria che conferma un dato: occupiamo i primi posti per i fatti negativi e gli ultimi per quelli positivi.
Prima di offrire giustificazioni fuorvianti, sarebbe corretto spiegare perché questi debiti sono stati assunti, a chi sono andate le somme e perché non sono state sufficienti le ordinarie entrate. Risposte semplici a quesiti semplici. Attribuire ad una Sentenza la responsabilità di un disastro gestionale non appare scelta condivisibile perché contraria alla verità.
Quanto, poi, al riequilibrio con i 33milioni assegnati dal Governo, è necessario dire che il Preventivo 2021 ne ha considerato gli effetti. E, che l’Ente deve ancora procedere al recupero dei 44milioni di euro di Residui Attivi, antecedenti al 2010, azzerati a seguito della cancellazione delle cartelle sotto i 1.000 euro. E, che ci saranno almeno altri 80milioni per l’azzeramento delle cartelle sotto i 5.000 euro recentemente deciso.
La verità ‘vera’ è in questa frase inserita nella Relazione 2021: Stante la particolare e complessa situazione … i Settori Comunali sono tenuti ad attivare, con immediatezza, tutte le misure previste per il ripiano del disavanzo ed in particolare tutti gli atti necessari per l’alienazione delle aree denominate PROG., degli ex beni del Demanio e per la cessione del sottosuolo approvata nel Consiglio del 26 luglio. Una svendita, a tutti gli effetti, dei nostri beni. Una sconfitta.
In quella riunione, i nostri Amministratori hanno deciso di mettere in vendita tutto il possibile con la speranza di recuperare almeno 50milioni di euro. Si vendono il Campo Volpe, gli Stabilimenti Balneari di via Clark, l’area alla foce dell’Irno, piazza Mazzini e tanto altro. Magari, tra poco decideranno di vendere anche il ‘Palazzo’ per fare un Residence di lusso per chi potrà permetterselo, mentre i cittadini continueranno a rimborsare i debiti. E, chissà, che non abbiano già impegnato anche l’anima della Città.
Non ci si difende attribuendo ad altri la colpa di scelte scellerate. Almeno si abbia la dignità di riconoscere i propri errori, anche perché ormai i fatti si conoscono nella loro cruda verità. Nonostante tutto, le bugie continuano ad avere le gambe corte. E, non è facile allungarle.
Bloccare queste atrocità e realizzare la ‘Città del buon governo e della buona vita’ è ancora possibile. Proviamoci, tutti insieme, finché siamo in tempo.
Salerno, 15/08/2021
Avv. Oreste Agosto