CASTIELLO: il coraggio delle scelte, al di là dell’appartenenza … senatore for ever

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Conosco il prof. sen. Francesco Castiello da un paio di anni, non di più. Fin dal primo momento ho avuto la netta percezione di avere a che fare con una persona caratterialmente decisa e dalla spiccata professionalità e, soprattutto, con una persona che persegue molti obiettivi partendo sempre da un convincimento personale che va ben oltre i colori delle bandiere e l’osservanza delle regole dell’appartenenza.

Lui non è un militante ideologico, piuttosto è un personaggio che crede fermamente nelle sue idee pur nell’assoluta disponibilità all’ascolto; cosa questa molto rara da trovare in un politico. Ma lui è un serio e preparato professionista semplicemente prestato alla politica; difatti dal marzo 2018 è “Senatore della Repubblica” in quota Movimento 5 Stelle anche se probabilmente nel suo dna  non c’è niente (ma questo è soltanto un mio parere) di quell’approssimazione ed autoritarismo che contraddistingue gran parte della folta rappresentanza parlamentare del grillismo prima maniera.

No, tranquilli, non sto adulando un personaggio per chissà quale recondito motivo; io non sono e non sarò mai un grillino; sto semplicemente cercando di descrivere un senatore della repubblica visto da vicino e sicuramente da un’altra angolazione, ben lontana dai partiti, dai movimenti e dalle loro beghe interne.

In particolare mi ha colpito una lettera aperta sottoscritta dal senatore Castiello, sapientemente ripresa dal collega Pierino Cusati e pubblicata su questo giornale, e diretta all’attuale ministro Enrico Giovannini (infrastrutture e trasporti con il Governo Draghi, presidente dell’Istat dal 2009 al 2013 e già ministro del lavoro e delle politiche sociali dal 2013 al 2014 nel Governo Letta) per denunciare lo stallo nella programmazione sul territorio delle opere pubbliche.

Proclami e niente cantieri -scrive Castiello nella lettera aperta- Occorre recuperare i colpevoli ritardi e le macroscopiche disuguaglianze territoriali a favore del Mezzogiorno  che costituiscono  la  base principale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Fondo complementare. Opere importanti fortemente attese dai territori, ferme da  troppo tempo ,per la cui realizzazione sono stati nominati  i Super  Commissari straordinari che dovranno impegnarsi a  realizzare le opere nei tempi previsti dai crono programmi, assicurando la sicurezza dei lavoratori”.

 

Ma il senatore non si ferma qui e aggiunge: “I Super Commissari straordinari,  figure di alta professionalità tecnico- amministrativa, dotati di poteri derogatori al Codice degli appalti, ma sempre nel rispetto delle norme di sicurezza e di tutela dell’ambiente e del paesaggio. I Super  commissari possono contare sul supporto dell’unità di contatto che non si conosce ancora bene la sua funzione. Occorre, quindi, procedere rapidamente alla realizzazione delle opere, ma fino ad  oggi i cantieri non sono stati ancora aperti, come mai?”.

Per dire queste cose molto forti il sen. Castiello dimostra di non essersi fatto illudere dalla visita dell’allora primo ministro Giuseppe Conte a Vallo della Lucania (era il 29 nov. 2019) per il rilancio del mezzogiorno attraverso un cartellone di dieci punti, e men che meno di essersi fatto abbindolare dalle varie manifestazioni grilline che hanno registrato il momento topico a Battipaglia con la festa di un’alta velocità che non c’è.

Francesco Castiello ha superato tutto questo di slancio e dopo essersi impegnato con tutto se stesso nel raggiungimento di pochi ma importanti obiettivi (tribunale di Sala C., ripristino ferrovia Sicignano-Lagonegro, l’alta velocità che da Afragola dovrebbe attraversare il Vallo o il Cilento, Istituzione della Cabina di Regia per il Coordinamento e la Promozione dell’Agricoltura –  dell’Agroalimentare e dell’Artigianato delle aree interne del Mezzogiorno; e gli altri nove punti del cartello, di cui prima, per il sud.

Il senatore pentastellato, tra l’altro, è stato il primo ed unico a degnare un umile giornalista di provincia, come me, di tutta l’attenzione necessaria ed utile a superare anche i punti di vista differenti (leggasi alta velocità), sempre nell’ottica e nel rispetto di un rapporto assolutamente paritario; ma non per questo ne tesso le lodi in un momento in cui la sua forza propulsiva avrebbe comunque bisogno del sostegno dell’intera stampa che spesso è più calamitata dalle beghe che dalle proposte concrete.

L’inverno scorso il senatore Castiello ha avuto serissimi problemi di salute a causa del covid; ricordo con grande lucidità la dichiarazione che in quella occasione rese a Il Mattino: Tra alcuni giorni riprenderò l’attività in Senato e soprattutto sul territorio, dando il mio contributo alla soluzione dei vari problemi sul tappeto, primo dei quali quello relativo all’Alta Velocità. Ringrazio calorosamente tutti coloro che mi hanno dato sostegno manifestandomi la loro solidarietà durante il decorso di questa terribile malattia.  È urgente vaccinare. Si fa a chi arriva prima tra il Covid e il vaccino” (fonte Il Mattino).

Ebbene, quel giorno sembra essere arrivato; e la lettera aperta diretta al ministro Giovannini ne è la pratica dimostrazione; per fare certe cose ci vuole coraggio ma anche tanta autonomia e indipendenza. E Castiello ne ha da vendere.

 

 

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