E’ morta la ‘’regina scalza’’, nota attrice di cinema e grande protagonista teatrale, Piera Degli Esposti, talento vulcanico divisa tra la scena e il set ,aveva 83 anni.

 

 

Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

Roma 14 agosto 2021 – Storia di Piera: “Più che un’attrice sono una grande costruttrice di immagini: potrei mitizzare anche il primo gelataio che incontro per strada”. E’ morta l’attrice bolognese Piera Degli Esposti, aveva 83 anni, era ricoverata  all’ospedale Santo Spirito di Roma.Sempre equamente divisa tra la scena e il set, talento universale, regina scalza della scena italiana tra teatro, cinema, televisione e letteratura. Scalza perché aveva il dono di sembrare sempre a suo agio nei panni più diversi, ma amava la vita come sinonimo di libertà. Nota attrice di cinema e grande protagonista teatrale,l’attrice nel corso della sua lunga carriera ha lavorato con i più grandi registi e attori da Edoardo De Filippo a Antonio Calenda,  Giancarlo Cobelli, Ida Bassignano,  Carmelo Bene. È stata poi diretta da Pier Paolo Pasolini, Lina Wertmüller, dai fratelli Taviani e Giuseppe Tornatore. Ha vinto il David di Donatello per “L’ora di religione” (2002) di Marco Bellocchio e “Il divo” (2009) di Paolo Sorrentino. L’esordio al cinema arriva nel 1967, nel film di Gianfranco Mingozzi “Trio”.Era nata a Bologna il 12 marzo del 1938, Piera Degli Esposti proviene dal teatro d’avanguardia degli anni ’60 ,con maestri come Antonio Calenda, Aldo Trionfo, Giancarlo Cobelli che le consegnano le chiavi del teatro classico e moderno, tra Shakespeare e Giraudoux, Gombrowicz e D’Annunzio tra lo stabile dell’Aquila e il Teatro dei 101 dove incrocia giovani colleghi come Nando Gazzolo e Gigi Proietti. Arriva in televisione  con l’originale televisivo “Il conte di Montecristo” diretto nel 1966 da Edmo Fenoglio con Andrea Giordana che diventa il beniamino del pubblico della Rai. La sua preparazione tecnica non è stata mai messa in discussione, ma il calore, l’improvvisazione, la sensibilità nell’usare la voce con cadenze diverse, compresa la parlata bolognese , a fare la differenza.  Protagonista a teatro per oltre 50 anni, è apparsa  in una cinquantina di film, una ventina di sceneggiati, ha portato sempre una professionalità, una freschezza, un sorriso  unici. Con tanti amici che l’amavano come i fratelli Taviani (“Sotto il segno dello scorpione”) e Pier Paolo Pasolini (“Medea”), Gianfranco Mingozzi e Lina Wertmuller, Giuseppe Tornatore (“La sconosciuta”) e Marco Bellocchio (“L’ora di religione” che le valse il primo di tre David di Donatello), Nanni Moretti “Sogni d’oro”, Paolo Sorrentino (“Il divo”) in cui impersonava  la mitica e impassibile segretaria di Giulio Andreotti in una delle sue caratterizzazioni più celebri. In  televisione  nei panni della badessa dei “Promessi sposi” di Salvatore Nocita o in quelli di Clelia in “Tutti pazzi per amore” di Ivan Cotroneo. Amava i giovani,la passione per l’arte, le piaceva ridere, stare in compagnia, difendere con forza le sue idee ed era sempre curiosa delle idee altrui. Nel 1997 inizia  il suo sodalizio artistico con l’amica  Dacia Maraini,  che scrivono  a quattro mani “Storia di Piera”. L’incontro delle due donne, l’una meticolosa analista dell’anima e l’altra narratrice naturale che attinge al vissuto per trasformarlo in creazione letteraria, produce un autentico evento editoriale. Il libro “Storia di Piera” diventa anche soggetto e sceneggiatura, con la complicità di Marco Ferreri che ne fa nel 1983 uno dei suoi film più personali e intensi, ma in cui la mano di Piera Degli Esposti guida e indirizza ogni gesto delle protagoniste Hanna Schygulla e Isabelle Huppert. La vicenda letteraria avrà due seguiti: “Piera e gli assassini” sempre con Dacia Maraini nel 2003 e “L’estate di Piera”, con Giampaolo Simi.

 

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