Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)
Roma,11 agosto 2021 Il ricorso alle certificazioni verdi è divenuto operativo dal 6 agosto 2021,dopo quattro giorni arrivano ,si fa per dire, i chiarimenti ,infatti ,è stata emanata ieri dal Viminale la circolare n.15350 /117/2/1, a firma del capo di gabinetto, prefetto Bruno Frattasi, che fornisce ai Prefetti le indicazioni in materia di verifica delle certificazioni verdi da Covid 19. La circolare evidenzia come il ricorso alle certificazioni verdi rappresenta uno strumento di salvaguardia e di tutela della salute pubblica anche per scongiurare il ripristino di misure restrittive a fini del contenimento del contagio. Viene richiamata la massima attenzione sull’attività di verifica e controllo circa l’impiego effettivo di detta certificazione facendone oggetto di apposita programmazione in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e nelle discendenti pianificazioni di carattere operativo a cura dei Questori. Massima attenzione alle attività di verifica e controllo del Green pass da parte delle forze dell’ordine, con verifiche a campione e in particolare nei luoghi turistici e della movida. Anche gli esercenti, ma sarà “discrezionale”, potranno chiedere l’esibizione di un documento di identità ,quindi accedere a una “seconda fase” della verifica, che non sarà sempre necessaria, oltre all’utilizzo della app che scannerizza il Qr Code del certificato. Tale verifica si renderà necessaria nei casi di abuso o elusione delle norme. Come ad esempio quando appaia manifesta l’incongruenza con i dati anagrafici contenuti nella certificazione” . Inoltre “l’avventore è tenuto all’esibizione del documento di identità”. In caso non si accerti la corrispondenza tra il certificato e l’identità del possessore, la sanzione risulterà applicabile nei confronti del solo avventore, laddove non siano riscontrabili palesi responsabilità anche a carico dell’esercente”.Riguardo agli eventi sportivi e agli spettacoli oltre ai pubblici ufficiali, saranno anche gli steward e i gestori delle strutture a poter controllare i pass. Il Garante della Privacy con riferimento al Dpcm del 17 giugno 2021 , aveva sottolineato che anche “i titolari delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi” possono richiedere agli intestatari della certificazione verde di esibire un documento d’identità. Si tratta di un’ulteriore verifica che ha lo scopo di contrastare casi di abusi . Per il resto la circolare demanda alle specifiche FAQ ,pubblicate,sul sito istituzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri