da Dr Alberto Di Muria
Padula-La pillola del giorno dopo è un metodo contraccettivo di urgenza cui si può ricorrere in seguito a rapporti a rischio di gravidanza non voluta. Si tratta quindi di un farmaco a tutti gli effetti contenente un principio attivo di tipo progestinico: il levonorgestrel. Quest’ultimo non è un abortivo, quindi non agisce se la gravidanza è già iniziata; al contrario, la impedisce prevenendo l’ovulazione e la fecondazione.
È opportuno precisare che in nessun caso la pillola del giorno dopo deve essere utilizzata come mezzo di contraccezione abituale, ma solo nei casi di reale necessità ed emergenza.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito scientificamente che la pillola del giorno dopo previene fino al 95% di gravidanze indesiderate. La sua efficacia non è insomma assoluta, ma ci va molto vicino.
Naturalmente, come avviene per qualsiasi altro farmaco, anche in seguito all’uso della pillola del giorno dopo possono manifestarsi effetti indesiderati, sebbene piuttosto infrequenti.
Il primo, e il più ricorrente, è una leggera sensazione di nausea che può sopraggiungere e provocare eventualmente anche vomito. In questo caso, se il vomito sopravviene nelle due ore successive, è opportuno assumere immediatamente un’altra compressa. Se sopraggiunge dopo, gli ormoni contenuti nella compressa sono stati comunque assimilati.
Altri effetti collaterali immediati, ma molto rari, sono acne, cefalea e un senso di debolezza. Il ciclo generalmente arriva prima ed è più abbondante del normale, anche a livello di durata: può protrarsi infatti da un minimo di 4 ad un massimo di 7 giorni. Sono stati registrati alcuni fenomeni di spotting intermestruale, così come di leucorrea, vale a dire delle perdite bianche dalla vagina. Si tratta comunque di episodi estremamente rari e non ordinari, assolutamente trascurabili in rapporto all’importanza della pillola.
Inoltre, alcuni farmaci sono in grado di influenzare negativamente l’effetto della pillola del giorno dopo rendendola meno efficace. Nel dettaglio, hanno questo effetto farmaci quali barbiturici e altri farmaci per il trattamento dell’epilessia, farmaci per la cura della tubercolosi e per il trattamento delle infezioni da HIV, Griseofulvina, un farmaco antifungino) e prodotti a base di iperico, pianta dalle proprietà antidepressive.