GFF: cosa non si fa per attrarre l’attenzione del mondo … cosa c’entra Zan con il festival del cinema per ragazzi ?

 

Dr. Claudio Pisapia

GIFFONI V.P. – Nel 1971 da un’intuizione di un giovane bravo organizzatore con l’appoggio dell’amministrazione e di una nota famiglia di Giffoni nasce la manifestazione più bella e più affascinante che ci possa essere nel panorama mondiale per il cinema dei giovani.

Una pietra miliare dove anno dopo anno si avvicendano tutti ma proprio tutti.

Dalle più grandi stelle del cinema dai politici dai leader e dai potenti del Mondo.

Nel tempo questa splendida manifestazione è cresciuta a dismisura diventando in assoluto un evento mondiale.

Il” Bravo presentatore” organizzatore seppur di parte (lo testimonia anche una sua candidatura alle regionali) ha saputo sempre mantenere gli equilibri di una manifestazione di primo livello dando spazio a tutti indipendentemente dal credo e dalla estrazione o provenienza senza mai alimentare le polemiche o creare danni d’immagine alla sua meravigliosa creatura.

Quest’anno secondo me, a 50 anni dalla genesi del festival di Giffoni,da padre e da cattolico, da uomo che prova ad insegnare valori nell’educazione dei propri figli l’ha fatta grossa.

Il “Bravo Organizzatore ” non può invitare Zan soprattutto a Giffoni, soprattutto in un Contesto di ragazzi, giovani, adolescenti in formazione.

Il “Bravo organizzatore” non si possono sostituire ai genitori, al parlamento che ancora deve approvare la legge e alle perplessità esposte dalla chiesa e dai cattolici in genere o da tutti coloro di buonsenso come me  che pur approvando ed essendo assolutamente a favore dei diritti e contro ogni forma di razzismo omofobia ecc, nutrono forti dubbi su una legge liberticida al contrario.

Ancora più gravi le dichiarazioni di Zan avallate dal “Bravo organizzatore” e da qualche pennivendolo locale, sul fatto che i giovani (i ragazzi) sono avanti rispetto al parlamento e che il paese è pronto.

Ma pronto a cosa, a stravolgere il concetto cattolico di famiglia tradizionale, a cambiare genesi a mamma e papà, ad avallare una legge liberticida al contrario che limita ogni possibile confronto civile su temi scottanti e di grande interesse per tutti?

Io non ci sto per me il festival di Giffoni(e lo dico con grande rammarico da innamorato della mia terra finisce qui)

Il” Bravo organizzatore” ha toppato, i 50 anni  del festival dovevano essere un momento aggregativo non divisivo.

Chi ha deciso che i giovani potevano affrontare determinati temi che non hanno ancora riscontro legislativo?

Chi dice che il Paese è pronto?

Lo dice Zan e il “Bravo organizzatore”?

Se il decreto dovesse passare io mi incateno davanti al Parlamento e farò di tutto affinché il presidente della Repubblica intervenga per seguire i dettami della Chiesa Cattolica e del Papa.

Zan e il Bravo Organizzatore presentatore, possono pure credere che condurre da solo le mie battaglie non serva a niente, ma non credo sia così.

I nostri figli presenti a Giffoni, curiosità a parte, potrebbero o potevano avere idee diverse.

Io da genitore mi ribello non mandero’  Emanuel Maria 8 anni a Giffoni e qui sarò solo e non influenzero’ nessuno, ho troppo rispetto per la mia terra e per il lavoro di chi si fa il mazzo per la riuscita di una splendida manifestazione.

Mi permetto solo di dire al “Bravo organizzatore” uomo di successo e di equilibrio seppur di parte, di non trasformare il festival di Giffoni in un momento politico; il mondo non capirebbe e si perderebbe tutto in un attimo e quanto di buono fatto verrebbe sacrificato al credo e all’appartenenza di una battaglia che non può essere combattuta con l’ausilio di adolescenti. Zan è uno e il parlamento, questo parlamento, non è il Paese e la leggerezza del festival dei Ragazzi del cinema di Giffoni deve rimanere unica.

 

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