Nonostante ogni invito alla coesione, i fatti di questi giorni stanno dimostrando tutta la
incapacità dei politici di trovare una soluzione condivisa per la candidatura a Sindaco. Perché, sono
tutti impegnati nella ricerca di un nome in grado di accontentare, innanzitutto, ognuno di loro. Si
confrontano per far prevalere le proprie visioni, non per far prevalere la Città.
Le circostanze e le decisioni sono valutate, poi, applicando il filtro degli orientamenti di parte
e sono sottoposte al vaglio delle convenienze di posizione. Su queste basi, le concordi volontà di
condividere si trasformano in sterili dichiarazioni fatte a tavoli di discussione dove ciascuno mira a
imporre le sue scelte, ritenute migliori. Così, da mesi, mancano risposte decise e quelle che vengono
fornite durano giusto il tempo necessario per essere smentite.
Il futuro della Città non può dipendere dalle alchimie di chi non si accorge di mettere insieme
miscele inadeguate al bene della Comunità e si esibisce in sfacciate tarantelle dichiarando di volere
che tutto cambi mentre opera, nei fatti, perché nulla possa cambiare. Dividere, confondere, deridere,
sminuire, sono le armi utilizzate per raggiungere lo scopo.
Nessuno parla di cosa fare. NESSUNO. Molti pensano, invece, ai possibili posti da occupare.
Ho sempre ritenuto prioritario parlare di progetti, non di nomi. E, da tempo, ho esposto la mia
proposta di realizzare una ‘Città Nuova’ con la quale offrire, ai cittadini, certezze per il futuro, non
qualche inutile parco giochi. Perché solo le scelte concrete e coerenti possono consentire, alla Città,
di abbandonare i vergognosi posti di retrovia in qualsiasi statistica nazionale e, ai nostri figli, di evitare
l’offesa di dover percorrere le strade del dolore e della vergogna.
Lavoro, assistenza, sanità, ambiente, rigenerazione urbana, mobilità, istruzione, cultura,
turismo, sport, verde e tempo libero, sono le variabili da manovrare per costruire la ‘Salerno
semplice’, una Città intelligente, alla portata di tutti, innovativa, efficiente, sostenibile, nella quale i
principi dell’Economia Circolare, della Digitalizzazione e della Bioeconomia, siano i riferimenti per
il benessere e la buona vita.
Per questi motivi, non sono e non sarà mai politico, condizionato dal richiamo dell’ideologia,
dalle direttive di organi superiori o da inconfessabili interessi.
Essere civico, significa avere a cuore solo il bene della Città. E, niente altro.
Salerno, 28 Luglio 2021
ORESTE AGOSTO