da Oreste Agosto
Le foto che sono state pubblicate, ancora oggi, sul mare della zona Torrione-Mercatello costituiscono motivo di ulteriore mortificazione e di vergogna per la Città.Fin dall’inizio della stagione estiva, rifiuti eliquami sono stati visti galleggiare in bella mostra sull’acqua nella quale i cittadini, soprattutto i meno abbienti, dovrebbero bagnarsi.In più, sembra che le rilevazioni Arpac abbiano individuato valori di inquinamento,per colibatteri fecali,sei volte superiori alla norma nel tratto di spiaggia a sud del Marina di Arechi.Eppure, nelle precedenti settimane, sonostati magnificati i risultati del ripascimentoa Mercatello, che ha trasformato la spiaggia in una distesa di ghiaia, oggi sotto le lenti della Magistratura, ed èstato ripetuto che siamo la ‘Barcellona del Sud’ o la ‘Montecarlo del Sud’.Anche se non risultache,in quei posti,il mare sia una cloaca.Nei giorni scorsi, poi, è stato comunicato che il prossimo 29/07sarà inaugurato il collegamento sottomarino che convoglierà i liquami di Cetara, con quelli di Vietri, nelle fogne cittadine fino al depuratore. Del nuovo impianto, però, si era già parlato da inizio anno, con l’ultimazione dei lavori. E’ possibile, quindi, che il flusso sia stato avviato da tempo? Fin dai mesi di Marzo/Aprile, alcune foto hanno mostratofuoriuscite lungo un canale dell’area di Mercatello,forse a causa del superamento del troppo pieno delle vasche. Può essere questo il motivo dello sversamento continuo, non occasionale? Purtroppo, una richiesta in tal senso, inviata a Salerno Sistemi ed all’intera Amministrazione, in data 22/06, è rimasta priva di risposta.Il mare è un dono della natura, un bene essenziale per la vita, una ricchezza destinata a tutti in virtùdel diritto di partecipazione alla Comunitàacquisito con la nascita, una eredità da tutelare e da trasferire alle generazioni future. Il mare è un ‘bene comune’.Dopo cinque anni, la consiliatura si avvia alla conclusione. In questo periodo, la Città ha persoaltre aree verdi, ha subito gli incendi del Bellaria, le frane di Sala Abbagnano e dell’Olivieri, ha perso porzioni di lungomare, ha patito la caduta di alberi, ha visto cantieri incompiuti, il degrado della Lungoirno e dei parchi, ha sopportato veleni e inquinamento. La perdita del mare costituisce l’ultimo schiaffo. A parte ciò che si saprà del Bilancio.Privare la ‘Città di mare’ del suo mare, è un’offesa arrecata ai cittadini che pagano le tasse e rispettano le Leggi. Per essi, soprattutto per i più deboli, il mare-cloaca costituisce un diritto negato, una sottrazione di risorse, un danno per la salute, un motivo di umiliazione.E’ auspicabile che tutti i delegati delConsiglio, eletti con fiducia, vogliano fornire le proprie scuse per aver guidato verso livelli di degrado inaccettabili e insopportabiliuna Comunità chevorrebbe essere davvero civile.Salerno,
18Luglio 2021Avv. Oreste A