da Dr. Alberto Di Muria
A fronte di circa 20 milioni di dosi somministrate, sono stati riferiti segnalazioni per il 91% eventi non gravi (tra cui il dolore al braccio dove è stato inoculato il vaccino, stanchezza, dolori muscolari, febbre cefalea nausea vomito o diarrea nelle prime 72 ore dopo la vaccinazione ), mentre gli eventi gravi sono stati il 9% delle segnalazioni. In totale i casi di trombosi sono stati circa 30. Per quanto riguarda le reazioni anafilattiche ai vaccini il tasso di reazioni anafilattiche per i vaccini Pfizer- BioNTech e Moderna è di 11,1 casi per un milione di dosi, superiore quindi a quello dei vaccini anti-influenzali, ma sempre con una bassissima incidenza. Solitamente gli eventi non gravi scompaiono nel giro di 2 o 3 giorni e si possono considerare in senso positivo ovvero come una reazione del nostro organismo al vaccino. Per quanto riguarda trombosi e piastrinopenia sono stati spesso associati ai vaccini a vettore virale e sono stati molto enfatizzati dai media ma sono eventi avversi in realtà molto rari. Si parla di 7 casi per 1 milione tra donne vaccinate con età tra 18 e 49 anni. La frequenza diventa ancora più rara nelle popolazioni di genere ed età diversa. Le donne con età al di sotto dei 50 anni che venissero vaccinate con uno dei due vaccini, dovrebbero essere informate di questo evento avverso, della possibilità di utilizzare vaccini diversi per i quali simili eventi non sono stati descritti .La spiegazione più verosimile per una frequenza maggiore degli eventi in donne giovani può essere quella che vede in questi soggetti una risposta anticorpale più efficiente rispetto ai maschi e a fasce di età più avanzate.
Dopo il vaccino comunque bisogna stare attenti alla comparsa di sintomi correlabili a trombosi entro le 3 settimane dalla somministrazione del vaccino. Se compaiono i sintomi descritti sotto soprattutto se non erano stati riportati dal soggetto in precedenza bisogna riferire tutto al proprio medico di famiglia :
– cefalea severa o persistente;
– appannamento della vista;
– mancamento di fiato;
– dolore al torace;
– rigonfiamento degli arti inferiori;
– dolori addominali persistenti;
– facilità agli ematomi o comparsa di piccole macchie rosso-violacee sotto la cute (petecchie).
Infine chi ha una storia di reazioni allergiche deve comunicarlo al medico vaccinatore che prolungherà l’osservazione dopo l’avvenuta vaccinazione fino ad un’ora. Gli eventi allergici solitamente avvengono immediatamente dopo la vaccinazione e negli hub vaccinali sono presenti una serie di misure e farmaci per intervenire in caso di reazioni allergiche.