La redazione
SALERNO – Il PNRR Recovery fund, rappresenta un’occasione unica per la Campania e per la città di Salerno.
Chiacchiere e lamentele di routine a parte, è il momento di mettersi a lavorare pancia a terra per colmare il Gap con le Regioni del Nord.
Il Gap relativo alle Infrastrutture e al conseguente difetto di accoglienza turistica e non solo.
Il Futuro,non può non passare per il rafforzamento del trasporto, e dell’ intermodalita’.
La Campania deve diventare la naturale porta del Sud.
La nostra Salerno, non può non essere, l’Hub di riferimento per il turismo, l’accoglienza e il nuovo modo di intendere il complesso sistema dell’amusement e del Relax da diporto.
Quindi la nostra città nell’ambito della Campania deve avere finalmente il privilegio di essere area metropolitana vasta.
Bisogna avere il coraggio e la determinazione, visto che ci sono soldi, di progettare il futuro partendo da Salerno,per lo sviluppo di tutta la provincia, estendendo l’area di influenza anche alle regioni limitrofe,quali Basilicata e Calabria. Una convinzione del genere nasce dal fatto che la mia, la nostra città:
gode di una posizione geografica di privilegio, delle bellezze naturalistiche ineguagliabili,del clima favorevole, dalla logistica, dei prodotti tipici di grande qualità. Merita menzione a parte il fattore determinante di avere il Patrimonio UNESCO più esteso D’Italia,rappresentato dalle 2 coste, (Costa D’Amalfi e Cilento e dal parco nazionale del Cilento e del vallo di Diano gli scavi di Paestum la Certosa di Padula ecc).
Mare, cultura, Enogastronomia, aree interne, non sono una scommessa, ma una certezza non più procastinabile, da una programmazione che troppo spesso ha penalizzato la città di Salerno.
Il Piano PNRR, deve essere sfruttato al meglio, con le premesse di cui sopra, con i fondi a disposizione e una organizzazione che non può non rifarsi alla crescita esponenziale avuta dalla città negli ultimi anni.
Perdere una opportunità di sviluppo del genere sarebbe un delitto politico.
La crescita non sempre ha fatto il paio con un meccanismo oleato al meglio, ma tutto è perfettibile, Salerno è una città vivibile.
La volontà, l’ascolto, da parte dei collaudati amministratori è elevata. Anche in periodo di Pandemia le cose non sono andate per niente male.
Il raccordo,e la capacità di coinvolgimento della Regione dovrebbe fare il resto.
IL racconto, la narrazione, di Salerno Crocevia delle due Coste e Centro Direzionale dell’accoglienza per l’area Vasta che rappresenta;
Mare, Monti e Cultura, finalmente da sogno può diventare realtà.
La Governance di un Modello Salerno di sviluppo sostenibile, remunerativo, non può non interessare le generazioni future. Rispondere picche ad una proposta del genere sarebbe come perdere un treno che non passerà mai più.