Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)
“La Repubblica è una conquista nostra e dobbiamo difenderla, costi quel che costi” , le parole di Sandro Pertini,ancora oggi,ci invitano a riflettere sul valore della nostra Costituzione, sul sacrificio di tutti coloro che hanno lottato per la nascita della Repubblica.‘’Dietro ogni articolo della Carta Costituzionale stanno centinaia di giovani morti nella Resistenza. Quindi la Repubblica è una conquista nostra e dobbiamo difenderla, costi quel che costi’’.Il 2 e il 3 giugno 1946 si tenne il referendum istituzionale per decidere quale forma di governo dare al Paese.Per la prima volta in una consultazione politica nazionale votavano anche le donne. Risultarono votanti circa 13 milioni di donne e circa 12 milioni di uomini. L’Italia divenne repubblica, il presidente Alcide De Gasperi, prendendo atto del risultato, assunse le funzioni di capo provvisorio dello Stato. “Gli uomini per essere liberi, è necessario prima di tutto che siano liberati dall’incubo del bisogno”. È questo uno dei passaggi più significativi della raccolta di testi e scritti di Sandro Pertini. Al centro del pensiero e dell’impegno di Pertini c’è un’idea forte e irrinunciabile di eguaglianza che ha come suo corollario la negazione di ogni privilegio e consorteria. Il presidente più amato dagli italiani, simbolo per tutti di una nazione possibile e sognata, voleva che l’Italia divenisse una “Repubblica declinata al plurale”. Il virus invisibile ha sconvolto la nostra vita,ha chiuso la Scuola ed ha interrotto le relazioni sociali. Le difficoltà ci sono ancora e la ricostruzione sarà impegnativa. Il 2 giugno 2021,in un clima di un nuovo inizio ,si celebra in piena campagna vaccinale, il 75° anniversario della nascita della Repubblica Italiana avvenuta nel 1946 . Si avverte la necessità di una lenta ripresa di tutte le attività produttive,commerciali,sociali,culturali, dopo tutto quello che il mondo intero ha lottato contro il nemico invisibile, dal punto di vista sanitario ed economico. Le forze politiche ora come allora nel 1946 devono collaborare tutte insieme,la pandemia ci ha fatto capire che non servono le contrapposizioni,anzi sono dannose per tutti. La nostra costituzione,piena di valori e principi democratici deve essere un faro per le giovani generazioni per la rinascita dell’Italia. L’Europa ci attende meticolosamente per il varo di riforme importanti dalla sanità,alla scuola,alla giustizia civile e penale ,al fisco ,alla pubblica amministrazione con la semplificazione amministrativa e la digitalizzazione. Senza l’unione europea non possiamo avere nessun fururo. Ora, come nel 1946, gli italiani dovranno essere uniti moralmente e politicamente, al di là delle appartenenze partitiche,convinti che tutti insieme abbiamo più possibilità di cercare di affrontare e superare la condizione di grave difficoltà economica nella quale il Paese si trova. Speriamo che si arriva subito all’immunità di comunità e la scienza sconfigga definitivamente il virus. Unitamente alla solidarietà,alla generosità, alla professionalità,alla pazienza,all’altruismo degli Italiani è fondamentale soprattutto il senso dello stato,la repubblica,la democrazia,il rispetto delle regole che molte volte e in tante occasioni sono saltate per sfruttare l’emergenza. Il 2 giugno 2021 inizia una nuova era per tutti,senso della misura , sentirsi responsabili di una stessa nazione sul piano della salute,sociale ed economico.