Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)
Lodi, 28 maggio 2021. Assolto “perché il fatto non sussiste”! Cinque anni dopo il suo arresto, quando nel maggio 2016 l’ex Sindaco di Lodi,Simone Uggetti, si trovò in manette e poi nel carcere di San Vittore a Milano . Il processo di secondo grado lo ha visto imputato per turbativa d’asta,infatti, è stato assolto in appello, con una assoluzione piena. La Corte di Appello di Milano gli ha ridato giustizia dopo cinque anni devastanti, tra arresto e gogna mediatica e la fine di una carriera politica? Una sentenza che arriva molto in ritardo ,dopo “cinque anni da incubo, è stata una esperienza che non augurerei neanche al mio peggior nemico, ma alla fine la giustizia è arrivata. Una “vita stravolta”, ha raccontato Uggetti e a qualcuno devono fischiare le orecchie. Il 4 maggio 2016 l’arresto per turbativa d’asta del Sindaco di Lodi, Simone Uggetti, la notizia fu riportata sulle prime pagine dei quotidiani , il giorno della sua assoluzione in appello, perché «il fatto non sussiste», nessuno potrà ridargli indietro cinque anni, le sentenze vanno rispettate, la notizia in un trafiletto. I Cinquestelle hanno dall’inizio cavalcato la vicenda Uggetti,conferenze stampa, manifestazioni, campagne social,linciaggio politico. Il 7 maggio 2016 Luigi Di Maio su un palco a Lodi a chiedere le dimissioni di Uggetti, che in quel momento si trovava nel carcere di San Vittore a Milano. Esprime le scuse tardive a Simone Uggetti ,ex Sindaco di Lodi ,il Ministro degli esteri Luigi Di Maio, che ha inviato una lettera al quotidiano Il Foglio ,invece di mandarla all’interessato, nella missiva torna sulla vicenda giudiziaria dell’ex Sindaco arrestato in un periodo di campagna elettorale in Italia, il 3 maggio 2016, per turbativa d’asta per la gestione delle piscine estive e poi assolto in appello. Sul caso dell’ex Sindaco di Lodi fu lanciata una dura e sbagliata campagna denigratoria social.”Sono fortemente convinto che chi si candida a rappresentare le istituzioni abbia il dovere di mostrarsi sempre trasparente nei confronti dei cittadini, e che la cosiddetta questione morale non possa essere sacrificata sull’altare di un “cieco garantismo” , ha scritto il Ministro Di Maio al quotidiano il Foglio,invece di scrivere all’interessato, il punto qui è un altro e ben più ampio, ovvero l’utilizzo della gogna mediatica come strumento di campagna elettorale”. “Le scrivo la seguente lettera perché è giusto che in questa sede io esprima le mie scuse all’ex Sindaco di Lodi e rivolga a lui e alla sua famiglia i migliori auguri per l’esito di un caso giudiziario nel quale il dottor Uggetti, con forza, tenacia e dolore è riuscito dopo anni a dimostrare la sua innocenza”.Il ministro degli Esteri ha scritto che non ha mai conosciuto
Uggetti .’’Penso soltanto che glielo dovevo, da persona e da essere umano, prima ancora che da uomo delle istituzioni”, ha aggiunto nella lettera al fogòio. Nei giorni della notizia del suo arresto “nella stessa piazza e nello stesso week-end, prima il Movimento 5 stelle con la mia presenza e il giorno dopo la Lega di Matteo Salvini, con Calderoli, organizzarono dei sit-in contro il dottor Uggetti fino a spingerlo, un mese dopo l’arresto, alle dimissioni – ha ricordato Di Maio – l’arresto era senz’ altro un fatto grave in sé, ma le modalità con cui lo abbiamo fatto, anche alla luce dell’assoluzione di questi giorni, appaiono adesso grottesche e disdicevoli. Il periodo dell’arresto di Uggetti coincise con le campagne elettorali che nel 2016 coinvolsero le città di Roma, Torino, Napoli, Milano e Bologna: una tornata, lo ricorderà, senza esclusione di colpi. Anche io contribuii ad alzare i toni e a esacerbare il clima. Sul caso Uggetti fu lanciata una campagna social molto dura a cui si aggiunse il presidio in piazza, con tanto di accuse alla giunta di nascondere altre irregolarità”. Uggetti ha commentato le parole del ministro degli Esteri Di Maio: “Ho letto la dichiarazione di Di Maio nei miei confronti ma, su quanto detto, devo ragionarci bene prima di commentare”.