Aldo Bianchini
CAVA de’ TIRRENI – E’ triste dover costatare che, anche nel periodo di una “pandemia” che ha sconvolto e continua a terrorizzare tutto il mondo, possa esserci ancora qualche cosiddetta “isola felicemente idiota” in cui non si sa chi comanda, chi organizza e chi, soprattutto, decide. Ma è ancora più triste dover prendere atto che di fronte ad una ordinanza precisa, secca, comprensibile e inappellabile possa esserci sempre qualcuno che non riesce a recepire nella giusta direzione l’ordine scritto o, peggio ancora, che fa finta di interpretare diversamente quello scritto che è, lo ripeto, chiaro, in equivoco ed inappellabile.
Non tanto perché è stato prodotto nel contesto di una ordinanza-decreto del Presidente della Giunta Regionale della Campania (PGRC) piuttosto perché quel breve scritto è un ordine non eludibile emesso dalla “massima autorità regionale” in materia di pubblica sanità e di protezione civile.
E questo ordine non può essere filosoficamente interpretato né lasciato cadere nel nulla, come se niente fosse, tanto il tenutario di quella “isola felicemente idiota” sembra non dover dare conto a nessuno, men che meno ad un cittadino che si presenta in quel centro vaccinale e chiede notizie che lo riguardano sulla scorta di quel PGRC che qui di seguito riportiamo nella sua integralità:
Unità di Crisi Regionale per la realizzazione di misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. – Decreto P.G.R.C. n°45 del 06.03.2020 Vaccini, da domani in Campania richiamo a 30 giorni per Pfizer e Moderna
In relazione all’intervallo di tempo tra la prima e la seconda dose di vaccino Pfizer e Moderna che da nuove indicazioni del Ministero della Salute va somministrata “entro i 42 giorni”, si comunica che l’Unità di Crisi ha dato mandato alle Aziende Sanitarie di prevedere l’intervallo di tempo tra la prima e la seconda dose a 30 giorni, in ragione del nuovo programma di consegne comunicato dalla Struttura Commissariale. Pertanto i cittadini che da domani riceveranno la prima dose di Pfizer o Moderna saranno convocati dopo 30 giorni per il richiamo, mentre quelli già vaccinati ad oggi saranno convocati entro i 21 giorni (Pfizer) o 28 giorni (Moderna) e comunque non oltre il 30 giorno dalla prima inoculazione. Napoli, 12 maggio 2021
Dunque la prima cosa che non lascia dubbi all’interpretazione è costituita dal fatto che il decreto è entrato in vigore, a tutti gli effetti, dalla mezzanotte tra il 12 e il 13 maggio 2021; su questo neppure al più “felice scanzonato” di questo mondo è consentito avere dubbi di sorta.
Detto questo passo a raccontare l’accaduto: una signora la mattina del 14 maggio si presenta in uno dei “centri vaccinali” di Cava de’ Tirreni ed educatamente chiede di registrarla per una data compresa entro i 30 giorni dalla data in cui, nel contesto dell’open day del 9 maggio 2021, è stata inoculata con la prima dose del vaccino Moderna.
Allo sconcertante stupore dell’addetto la signora esibisce anche, in copia, la breve ordinanza del presidente della Regione Campania; lo stupore, sul viso dell’addetto, diventa quasi ilarità ed insofferenza e la signora si vede costretta a spiegare che l’ordinanza non può essere interpretata ed che la stessa, nella sua breve stesura è molto comprensibile rispetto a tante altre ordinanze e/o decreti che, invece, essendo spesso lunghissime possono lasciare margini di dubbi e interpretazioni.
Niente da fare, il preposto rimane stoicamente sulle sue posizioni e infastidito passa a trattare altri argomenti. Fortunatamente è intervenuta anche una dottoressa (forse la responsabile del centro) che ha cercato di limitare i danni prodotti dal collaboratore spiegando che ancora non avevano avuto disposizioni precise in materia.
Mi chiedo e chiedo a Voi lettori: è proprio così che i centri vaccinali devono funzionare ?
La risposta la vorrei dalle autorità istituzionali della città di Cava de’ Tirreni, sia quelle amministrative (il sindaco Servalli o l’assessore alla sanità Lamberti) o da quelle sanitarie (dr. Baldi) che sovraintendono all’organizzazione dei centri vaccinali che, come nel caso di specie, viaggiano contro la legge o almeno ignorandola.