Bentornata SERIE A!, parla Lello Ciccone

 

 

 

 

 

 

 

 

È una vittoria della costanza, del lavoro silenzioso, della resistenza alle critiche in malafede. Ed è una soddisfazione, lasciatemelo dire, di chi ci ha sempre creduto. Anche quando era impopolare crederci, quando era più facile spargere veleno. Ma oggi non è il giorno delle polemiche.
La promozione della Salernitana in serie A dopo 23 anni deve essere un momento e una occasione di unità della nostra comunità, un simbolo di speranza in un momento che resta ancora difficile per tante famiglie che hanno perso un loro caro oppure il lavoro in questa pandemia.
Fa bene al morale della città questa vittoria sportiva. Ed è una lezione di umiltà e perseveranza. La squadra ha lavorato con convinzione per tutto il campionato guidata da un uomo, Castori, fattivo, tenace, amante della concretezza e poco incline alle chiacchiere. Ma ha vinto innanzitutto la determinazione di Fabiani. Il direttore della Salernitana ha resistito a critiche spietate, attacchi personali, pressioni durissime. Ha costruito nel silenzio una squadra vincente, ha accettato talvolta l’amarezza della solitudine convinto di potere alla fine dare una risposta nei fatti ai tanti tifosi amanti del buon calcio e non delle polemiche strumentali. E sostenuto da chi ha scelto di credere in questa sfida. Tra questi, lasciatemelo rivendicare con orgoglio, anche il Sottoscritto, che si è preso anche qualche critica ingenerosa ai tempi in cui non era di moda parlar bene della Società. Era più facile aizzare i tifosi contro. Ma personalmente ho sempre creduto che ci fosse una sorta di maggioranza silenziosa che volesse solo il bene della Salernitana.
Oggi è il giorno della nostra piccola grande vittoria, della soddisfazione che ci piace condividere anche con chi è stato disfattista. Persino con chi era in malafede. Ma finalmente attribuendo i giusti meriti a chi ha costruito ogni giorno questa vittoria.
Dunque io voglio dire: grazie Fabiani, grazie Castori, grazie a tutti i calciatori e ai tifosi che hanno sostenuto in ogni tempo e con ogni sacrificio la squadra. E grazie naturalmente al presidente Lotito e a Mezzaroma, che hanno portato, passo dopo passo, in avanti una Salernitana che era piombata qualche anno fa in un abisso che non meritava.
Lello Ciccone

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