Avv. Luciano provenza
SALERNO – In questi giorni su alcune testate locali è riportata la notizia circa la nascita a Salerno di un nuovo movimento politico denominato “la casa della sinistra”. Al movimento hanno aderito molti personaggi noti in città, che non disdegnano l’idea di scendere in campo nelle prossime elezioni amministrative. Tra le tante alternative, civiche o partitiche al sistema DeLuchiano, vi è anche questa nuova proposta.
Mentre il centro dx non riesce a fare sintesi su un solo candidato, i consiglieri comunali fuoriusciti non riescono a trovare la quadra e le diverse liste e listarelle di natura associativa preannunciano forti battaglie elettorali, ottantacinque professionisti di Salerno decidono di sottoscrivere un documento programmatico sul futuro della città.
La circostanza non va sottovalutata e anzi sbaglia chi ritiene questa iniziativa come una sorta di riesumazione di amministratori, politici e intellettuali del passato. Sicuramente in questo nuovo movimento sono presenti qualità che purtroppo non si rinvengono sempre in altre iniziative concorrenti. Mi riferisco alle competenze, all’esperienza e alle capacità, quelle doti che sono mancate in parlamento ai deputati grillini.
Si perché il movimento dei 5 stelle è fallito soprattutto per questo. Centinaia di deputati e senatori, spaesati nelle aule di Montecitorio e Palazzo Madama, a rappresentare il popolo nell’organo costituzionale più importante dell’ordinamento Statale. Se si scorre la lista dei firmatari, ci si rende conto che in questa nuova casa si può discorrere tranquillamente di complesse ed ingarbugliate questioni urbanistiche ed ambientali, di politica sociale cittadina, di finanziamenti europei, di progetti culturali o ancora di debiti fuori bilancio ecc ecc..
In questi mesi mi sono imbattuto spesso in discorsi elettoralistici, confrontandomi con diversi interlocutori e ho potuto constatare come il dibattito fosse caratterizzato solo esclusivamente sulla capacità di acquisire consenso. In altri termini un candidato consigliere o sindaco è valutato non in base alle sue competenze, ma solo sotto l’aspetto della sua capacità a conseguire un congruo numero di voti.
Molti aspirano a diventare consiglieri comunali per vanità o perché erroneamente pensano che si possa conseguire chissà quale reddito. Per dare un vero contributo al benessere di una comunità è indispensabile che l’Assise comunale sia costituita da persone capaci e competenti a prescindere dalla circostanza che appartengano alla maggioranza o all’opposizione. Per confrontarsi efficacemente con chi governa è necessario avere argomenti, proporre valide alternative o anche semplici integrazioni. Un’opposizione che si fonda solo ed esclusivamente sulla demolizione dell’avversario a prescindere è inutile, anzi diviene strumentale al potere.
Sicuramente la casa della sinistra non è un contenitore di chissà quanti voti, ma sicuramente è un contendente da rispettare per la straordinaria presenza di idee, cultura, progetti, esperienza, capacità e soprattutto per la concreta conoscenza della storia della città di Salerno degli ultimi 30 anni. A prescindere dal risultato di un’eventuale partecipazione alle elezioni amministrative, la casa della sinistra può rappresentare una vera palestra di formazione per i giovani che intendono avvicinarsi alla politica. In bocca al lupo.