Luciano Provenza
(avvocato – giornalista)
Salernitana-Monza si è trasformata in una competizione sanitaria. Da una parte i responsabili sanitari della Brianza e dall’altra potrebbe intervenire sabato l’ASL di Salerno. Una sorta di confronto pandemico sulla opportunità o meno di collocare in quarantena i calciatori, che dovrebbero effettuare, per legge, un periodo di isolamento di 5 giorni, essendosi recati in Svizzera per giocare al casinò. Ciò non ha nulla a che vedere con lo spettacolo e le emozioni che può trasmettere una partita di pallone. Sicuramente il comportamento del Monza calcio non è encomiabile, gli atleti brianzoli hanno sbagliato a recarsi in Svizzera nella giornata di lunedì, violando non solo gli interessi della società in cui militano, ma anche precise norme dell’ordinamento giuridico. La difesa ad oltranza da parte di Galliani è l’improvvisa sterzata del’ente sanitario lombardo in ordine alla quarantena dei calciatori sono sicuramente da condannare. A questo punto v’è da chiedersi quali scenari possono derivare su un eventuale braccio di ferro tra i due enti sanitari. Infatti l’eventuale decisione del Sindaco di Salerno, unitamente all’Asl di competenza di porre in isolamento quei calciatori, che si sono recati al casino , costringerebbe il club Brianzolo a disputare l’incontro senza alcuni titolari, sebbene l’Asl Lombardo ne abbia consentito la partenza per Salerno. In caso di vittoria dei granata, si innescherebbe un percorso giudiziario lungo, tortuoso e dispendioso. Il Monza adirà la giustizia sportiva e poi quella amministrativa, fino a giungere al consiglio di Stato, determinando una probabile paralisi del campionato, in attesa di verdetti e sentenze. A questo punto se fossi il Presidente della Salernitana farei giocare la partita contro il Monza al completo. Affiderei al rettangolo di gioco il responso dell’incontro. Disputare l’incontro con un Monza “menomato” non è conveniente sotto ogni punto di vista, attesa la interpretazione così ampia e complessa che offre la materia. Infatti il protocollo sportivo è saltato a causa del precedente di Iuventus-Napoli e la fattispecie Salernitana-Monza può prestarsi a letture giuridiche di ogni tipo. Si perché non si tratta di calciatori con tampone positivo e il conseguente ordine dell’ASL a non effettuare partite. In questo caso si tratta di una violazione amministrativa, superata dall’organo sanitario di Monza che , come sembra, consentirà la trasferta dei calciatori, atteso che i tamponi sono negativi. Quindi il problema dal punto di vista giuridico risiede nel valutare se le eventuali misure di prevenzione che potrebbe adottare l’ASL di Salerno e quindi l’isolamento di alcuni calciatori del Monza arrivati a Salerno, sia sufficiente affinché l’ordinamento sportivo possa adeguarsi alla decisione di un organo superiore statale qual è appunto l’Asl di Salerno. Ma quest’ultimo può prevalere sulla decisione dell’organo sanitario brianzolo, ente di pari rango? Certo in Campania a dettare legge sono le norme e gli organi regionali, ma nulla è così scontato. Come si può vedere la frittata si può girare in tanti modi pur di portare acqua al proprio mulino. Ribadisco che la migliore soluzione è giocarsela con il Monza al completo, anche per evitare di essere assimilati a gente che non conosce il significato di lealtà sportiva.
NOTA del DIRETTORE: E’ veramente assordante il silenzio del governatore Vincenzo De Luca, che per anni ha concluso tutte le sue trasmissioni con il commento finale sui granata, augurando alla squadra di vincere. La circostanza è ancora più grave se si pensa che è intervenuto a gamba tesa, anche in tv nazionali, in occasione della sconfitta a tavolino per 3 a 0 del Napoli, decretata dalla Lega in favore della Juventus. Perché De Luca si è dimenticato della Salernitana? Evidentemente ci sono motivi extra calcistici che non è dato conoscere, ma che probabilmente risiedono nei rapporti con il Presidente Lotito. Ma chi ama veramente la maglia, come dicono i veri tifosi, non può allontanarsi dalla fede granata da un momento all’altro. Evidentemente l’amore di De Luca per la Salernitana non era poi così autentico, un sentimento probabilmente utilizzato per fini elettorali.