Aldo Bianchini
SALERNO – Dopo gli ultimi articoli che ho scritto sul salto nel buio del centro destra e della grande coalizione sono stato bacchettato, in maniera assolutamente garbata, da un mio amico. Lo ha fatto spiegandomi la politica dal suo punto di vista ed in forza della nostra consolidata vecchia amicizia.
Probabilmente io, con gli articoli, sono andato giù un po’ pesante, ma l’ho fatto in assoluta buona fede facendo leva sulle mie conoscenze dirette della storia politico-giudiziaria di questa città che negli ultimi trent’anni ha registrato un precipitare continuo del centro destra verso il niente assoluto. E poi c’è l’aspetto, forse, più importante del mio modo di fare giornalismo; io non chiamo nessuno e, ovviamente, nessuno mi chiama; anzi non mi calcolano proprio. Insomma per loro non esisto, tranne a svegliarsi di colpo, dal profondo torpore e cercare di irretirmi con commenti salaci e qualche velata minaccia di querele, dopo che li ho bacchettati.
Ma alla fine le ho indovinate quasi tutte; mi è stato sufficiente ragionare con logica e con i ricordi della storia che non è mai cambiata.
Ed a darmi, in un certo senso, ragione è stato il prof. Aniello Salzano (già sindaco di Salerno e commissario cittadino dell’ UdC), con il suo lucido comunicato del 15 aprile scorso (cioè ieri) che ha tracciato con freddezza la situazione di totale precipizio in negativo di quella che era stata presentata dai giornali e dalle tv locali (su suggerimento degli interessati) come una grande coalizione, letteralmente inventata dall’on. Conte (non si sa se il figlio Federico o l’ex ministro Carmelo) per raccogliere il dissenso, dai fuoriusciti al centro destra, che è reale intorno al “deluchismo imperante”.
Ecco un passaggio saliente del comunicato di Salzano che potete leggere per intero in questa stessa pagina del giornale: “Subito dopo l’incontro dei Coordinatori provinciali del CdX di lunedì u.s., l’UdC, per bocca del dr Mario Polichetti, ha fatto sapere che non si può continuare nella tattica del rinvio e nel gioco a rimpiattino, che occorre invece, senza ulteriore perdita di tempo, dichiarare la piena ed incondizionata disponibilità ad appoggiare in modo unitario la candidatura dell’avv. Michele Tedesco a Sindaco di Salerno, una persona in grado di poter svolgere con diligente capacità il difficile compito di amministrare una città in profonda crisi … Se ciò non dovesse verificarsi, l’UdC senza alcun altro indugio si dichiara sciolta da qualsiasi vincolo di coalizione e quindi libera di poter assumere in autonomia qualsiasi decisione politica e le scelte che meglio ritiene nell’interesse esclusivo della città”.
Un ultimo romantico, ma inutile, tentativo di insistere su un nome che a Salerno non tira se non negli ambienti i cui esponenti hanno tutti un po’ di “puzzetta sotto il naso”, molto sgradita alla stragrande maggioranza degli elettori.
Così, mi dispiace ribadirlo, il centro destra, ovvero la grande coalizione, non va da nessuna parte; non si può rimanere vincolati al lontano passato in cui la politica era roba per i “figli di …” e per i “nipoti …”; del resto un forte segnale di allarme l’hanno dato anche i sei consiglieri transfughi dalla maggioranza comunale dei deluchiani osservanti, che non solo si sono sganciati rapidamente dalla grande coalizione ma hanno anche storto il muso verso la “nipote di …” (alludo a Rosaria Chechile, imprenditrice che tutti i giornali hanno presentato in pompa magna) che da poco si è iscritta al PD (di Napoli !!) pensando già di poter dettare legge, anche contro lo schieramento deluchiano, in un mondo che probabilmente non conosce per niente.
Ma di questo nuovo aspetto della politica nostrana mi occuperò in un prossimo articolo partendo dal principio che la libertà, l’indipendenza e l’autonomia in politica si conquistano giorno dopo giorno con l’esempio e con la dedizione assoluta alle proprie idee.
Egregio direttore
Purtroppo chi ci mette la faccia, non sempre e ben visto, soprattutto quando dice anche la verita’,essere persona per bene e’ un’utopia , ma lei lo e’ per fortuna.
Leggendo questo articolo, leggo nomi che hanno anche il coraggio di presentarsi come candidati al consiglio comunale, dopo aver partecipato a “maruzze” di urbanizzazioni e lottizzazioni per poi scomparire nel nulla.
E si permettono di giudicare lei………………..
Delle volte mi chiedo : “sed re vera haec facis?