Aldo Bianchini
SALERNO – L’ultima uscita dell’ente Provincia di Salerno mi ha davvero sorpreso, e non poco.
Sembra, anzi sarebbe sicuro, che il capo gruppo di Forza Italia in provincia, Giuseppe Ruberto, con una mozione scritta avrebbe richiesto al Consiglio Provinciale l’adozione di una deliberazione tendente a far passare il concetto determinante che “La costruzione della nuova linea Alta Velocità parallela all’autostrada Salerno-Reggio rende necessaria una stazione nel Vallo di Diano, sostenuta dalle determinazioni dei sindaci della Comunità Montana Vallo di Diano e con entusiasmo dal mondo imprenditoriale, della società civile, delle comunità locali e dei comitati”. Una stazione ferroviaria immaginaria che la politica locale, e non solo, avrebbe già individuato tra Atena Lucana e Sala Consilina, tanto per non scontentare quasi nessuno.
Richiesta che sul piano politico, viste le chiacchiere e gli spropositi degli ultimi tre mesi con l’intervento a spiovere di tutti, non fa assolutamente una grinza; anche se potrebbe essere molto pericolosa sul piano squisitamente tecnico-operativo.
Perché ? Lo spiego subito portandovi alcuni esempi di derive dalla discussione meramente politica in quella della progettazione di massima di alcune opere pubbliche.
Salerno, la Provincia e la Regione sono campioni eccellenti nel campo della fantasia progettuale di opere pubbliche mai realizzate ma progettate non solo sul piano di massima ma anche su quello esecutivo.
Gli esempi sono davvero tanti; basta partire dall’interporto internodale di San Nicola Varco (tra Eboli e Paestum) che doveva accogliere proprio l’alta velocità ferroviaria (con innesto autostradale e collegamento con il porto di Salerno; un progetto che all’epoca registrò l’impegno di diversi tecnici di fama che redassero vari progetti di massima (e qualcuno addirittura esecutivo) che vennero tutti pagati profumatamente dalle casse pubbliche. Il più clamoroso, di questi ultimi anni, è stato il rifacimento dello Stadio Vestuti al centro della città; su tale lavoro ci sono stati ben tre progettazioni esecutive con il pagamento di altrettante onerose parcelle (due di queste addirittura alla stesso studio tecnico !!).
Ma come è sotto gli occhi di tutti, l’interporto non è mai nato e lo stadio Vestuti è sempre più in abbandono.