Aldo Bianchini
SALERNO – “Largo al factotum della città – Presto a bottega che l’alba è già – Presto
Ah, che bel vivere, che bel piacere, che bel piacere per un politico di qualità, di qualità! – Tralala-lalala-lalala-la”
Continua il ritornello intorno alla figura ed all’immagine del giovane e noto avvocato penalista salernitano Michele Tedesco che in tanti vorrebbero come candidato a sindaco di Salerno da contrapporre al potere consolidato dei deluchiani che hanno già scelto, e da tempo, il loro candidato nella persona dell’attuale sindaco architetto Enzo Napoli.
Lui, Michele Tedesco, almeno ufficialmente non parla e non si espone pubblicamente come se così facendo potesse conquistare consensi in città; una città che probabilmente è distante mille miglia dalle sue posizioni, politiche, dalle sue posizioni sociali e dalle sue posizioni professionali.
Mi auguro che presto, seguendo l’esempio dell’altro avvocato penalista di grido, Guglielmo Scarlato (figlio d’arte politica), che ad ogni tornata elettorale viene tirato per la giacchetta e finisce sempre che lui con una certa decisione respinge le offerte e rimanda al mittente con preciso ed esaustivo comunicato pubblico, anche Tedesco possa presto precisare qual è il suo pensiero real.
Insomma mi auguro che presto dica un bel si o un doveroso no per chiarire la sua posizione che, rimanendo ancora in sospeso, danneggia non solo tutto lo schieramento di centro destra ma avvantaggia notevolmente lo schieramento pro Napoli che fa capo ai deluchiani.
Ma chi sono i buon pensanti che stanno tirando per la giacchetta l’avvocato Tedesco ?
C’è una largo schieramento che va da destra a sinistra e comprende anche i sei fuoriusciti dalla maggioranza che da qualche tempo si dilettano a farsi chiamare “civici”, come se la il fatto di essere usciti (o scacciati ?) dalla maggioranza possa essere di per se una garanzia di qualità verso l’isola felice dei cosiddetti civici, che per essere tali devono essere portatori di una lunga storia di autonomia e indipendenza che i sei sicuramente non hanno avendo partecipato al tavolo della maggioranza per anni senza battere ciglio.
Ma sono decisi i “presunti civici” nella scelta di Tedesco ? assolutamente no; così come non lo sono neppure quelli del cosiddetto “tavolo Fasano” che un po’ smembrato si è riunito lo scorso lunedì sera.
Loro, i civici, alla riunione del “tavolo Fasano” non sono andati (forse non era prevista la loro presenza !!), ma il problema si è allargato in quanto anche qualcuno di quelli ritenuti sicuri non si sono presentati.
E così al “tavolo Fasano” c’erano il commissario di Forza Italia, Enzo Fasano, il responsabile cittadino della Lega, Rosario Peduto, il coordinatore provinciale dell’Udc, Mario Polichetti, il responsabile provinciale del Nuovo Psi, Antonio Di Cunzolo e il coordinatore cittadino di Cambiamo, Alfonso Baviera.
Quasi nelle stesse ore, mentre il tavolo Fasano si scioglieva e rinviava a tempo indeterminato eventuali decisioni, dall’altra parte della città, nel suo studio, l’avv. Michele Sarno (candidato ufficiale di FdI di Cirielli, della DC di Memoli e del civico Pietro Stasi) riceveva l’esponente politico dei Liberaldemocratici che, avendo rotto gli indugi, si è allontanato definitivamente dalle posizioni precedenti per sposare l’avventura che l’on. Cirielli ha deciso di far partire con l’avv. Sarno che, al contrario dell’avv. Tedesco, qualcosa l’ha già data a questa città non soltanto sotto il profilo professionale ma anche sotto quello più decisamente politico. Con un valore aggiunto in favore di Sarno, l’aver fatto la sua scelta per tempo pur avendo avuto le porte spalancate sul fronte del “tavolo Fasano” e, quindi, del classico centro destra salernitano con F.I., UdC, Nuovo PSI, Cambiano seppure con tanti dubbi, ancora irrisolti, della Lega. Una decisione difficile, quella di Sarno, maturata forse nella certezza della instabilità interna al centro destra per via delle tante guerre intestine che ne hanno caratterizzato la storia di questi ultimi anni.
Ma la storia continua.