Da Mario Argentino
Negli ultimi giorni è di nuovo tornata di interesse pubblico la situazione di alcune persone che durante la notte si rifugiano sotto le pensiline degli autobus per cercare riparo, e per la chiusura del dormitorio di via Gramsci nei pressi del teatro Ghirelli.
Negli anni, ho chiesto più volte chiarimenti sulla gestione e programmazione per sostenere le persone più fragili, ma mi è sembrato che l’approccio dell’Amministrazione comunale fosse sempre e solo emergenziale.
Molti volontari di associazioni, da anni impegnati sul campo, svolgono ruolo di accoglienza e ristoro a Salerno, e ci hanno spiegato che le persone senza fissa dimora portano con sé storie differenti e non per forza risolvibili con un pasto e un letto. Pertanto, non è sufficiente l’apertura a singhiozzi di un alloggio. Le politiche sociali sono complesse per i senzatetto e non possono essere pensate con il solito approccio emergenziale.
Credo si debba superare l’approccio emergenziale: c’è bisogno di un luogo che accolga donne e uomini h24 e che l’accoglienza non resti un’azione organizzata solo dai volontari delle poche realtà presenti in città. L’accoglienza quotidiana organizzata dall’Amministrazione, in collaborazione con il terzo settore, deve permettere una presa in carico costante delle persone.
Nasca una Casa dell’Accoglienza, soprattutto ora che la crisi economica seguente la pandemia farà sentire i propri morsi!
Salerno, 8 aprile 2021
Rosita Gigantino
Segretaria provinciale “Sinistra Italiana”
Gianpaolo Lambiase
Consigliere Comunale di “Salerno di Tutti”