Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)
Padula (SA) 21 marzo 2021. ‘’Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda’’.Il commentatore Antonio Corcione,un grande uomo, Presidente della Società Sportiva Calcio Napoli, morì molto giovane il 7 dicembre del 1968,stroncato da un male inguaribile,aveva 48 anni,era nato il 12 luglio del 1920 a Paterno (PZ),figlio di madre Padulese Maria Raffaela Ferrara, innamorato della sua Padula,aveva una grande passione il calcio. Il figlio Giovanni,dottore in economia e commercio,non ha mai smesso di ricordarlo ed ha fatto sempre tesoro delle sue parole: Guagliò tu devi fare sempre! Puoi fare male o fare bene basta che fai!’’Giovanni lo ricorda anche con un libro dal titolo :‘’CON L’AZZURRO NEL CUORE’’,un volume di 154 pagine ,ricco di dati inconfutabili,agevole che si legge con piacere e tutto di un fiato,dedicato ai nipotini Emanuele,Luca, Carolina e Giovanni Junior. Il libro nella copertina posteriore porta la foto della squadra del Napoli del 1968,con Antonio Corcione, Presidente. La prefazione al volume è stata scritta con stima ed affetto da Mario Ippolito. L’autore ringrazia la sorella Raffaella ,Theodore Nottingham,Mario Ippolito e la Prof.ssa Filomena Chiappardi. Antonio Corcione,un uomo che ha sofferto,è stato emigrante in Venezuela per poi divenire un magnate dell’edilizia e ritornare a Napoli,con l’azzurro della squadra nel cuore e costituì la prima squadra in società per azioni.Il Comune di Padula (SA),ha voluto ricordarlo con un giusto riconoscimento,infatti, con unadelibera di giunta del 17 marzo 2021,previa approvazione del Prefetto di Salerno, come prevista dalla norma, ha intitolato il campo di calcio ad Antonio Corcione,lo stesso campo che lui aveva costruito ,uomo profondamente legato alla comunità di Padula per la sua storia e le sue origini, emigrò in Venezuela, dove condusse una vita di grandi sacrifici e dove ebbe inizio la sua ascesa economica. Rientrò in Italia dopo la caduta del dittatore Perez Jimenez nel 1958, in condizioni agiate tali da consentirgli di continuare la sua attività imprenditoriale nel campo dell’edilizia con notevoli risultati. Infatti avendo raggiunto un’ottima posizione economica, si adoperò per dare qualcosa di tangibile al suo paese di origine, Padula. Volle onorare la memoria di suo fratello Davide, morto in seguito ad una polmonite contratta nel corso di una partita di calcio mentre difendeva i colori del Padula, questa dolorosa circostanza e l’amore per il suo paese lo condussero alla decisione di regalare un campo di calcio alla sua comunità, facendolo edificare sul vecchio campo. Offrì, così, qualcosa di importante che ancora oggi rappresenta un centro di aggregazione soprattutto per i giovani. I lavori furono costosi e la Giunta Municipale dell’epoca volle ricordare il magnifico gesto di Antonio Corcione, con un verbale di encomio. La storia di Antonio Corcione si lega in maniera indissolubile anche alla storia della squadra del Napoli, di cui divenne Presidente. La bontà, l’altruismo, l’amore per Padula sono vivi e ben presenti ancora oggi nella comunità di Padula.
Il Consigliere Comunale di Padula ,delegato allo sport ,Giovanni Cancellaro:’’ Sono orgoglioso e felice di aver avuto la possibilità di farlo, con l’assenso del Sindaco Paolo Imparato e dell’intera amministrazione, era il minimo per una persona che ha dato tanto a questo paese, soprattutto nello sport. Un’abbraccio a tutta la famiglia Corcione.’’ Con gratitudine Giovanni Corcione:’’Ringrazio sia da parte mia che dalla mia famiglia il Sindaco Paolo Imparato , la Giunta Comunale e il delegato allo sport Giovanni Cancellaro, per aver deliberato di intitolare il Campo Comunale a mio padre Antonio Corcione. Questa riconoscenza ci rende orgogliosi e Il suo ricordo rimarrà sempre vivo in tutti noi.’’ L’arch. Felice De Martino ,noto scrittore,originario di Montesano Sulla Marcellana:’’Era ora, ed una scelta più che giusta. Antonio Corcione, oltre che un grande imprenditore è stato Presidente del Napoli, una delle squadre con il maggior numero di tifosi nel mondo. Bravo Imparato, bravo Cancellaro, e fortunata Padula ad averGli dato i natali’’. Il giornalista sportivo de ‘’Il Mattino’’ Gerardo Lobosco:’’Una scelta che va a dare merito ad vero uomo di calcio voluta da due uomini di sport come il Sindaco Imparato e l’assessore Cancellaro’’.
Lo dico da sempre: “l’umanità migliora se ciascuno dà – nella vita – (ed anche – come in questo caso – nella morte) spazio a chi lo merita” (precludendolo ai lestofanti, imbonitori, mascalzoni).
Bene hanno operato gli Amministratori del Comune di Padula e benissimo ha fatto l’attento Giornalista, Pierino Cusati, a darne notizia e visibilità.
Altro va pensato e fatto per tenere desta la memoria di simili vite, quali edificanti riferimenti per le giovani generazioni.
Complimenti e buon lavoro.
Mario Salvatore Senatore