Da Barbara Landi
Dario Vassallo (primo a sinistra nella foto) è il nuovo presidente della commissione Area Marina Protetta “Costa degli Infreschi e della Massetta”. Situata nel tratto di mare compresa tra Punta dello Zancale, nel territorio comunale di Camerota, e Punta Spinosa, nel Comune di San Giovanni a Piro, nel salernitano, la Commissione di riserva, istituita con decreto del Ministro, affianca il soggetto delegato nella gestione dell’area, formulando proposte e suggerimenti per tutto quanto attiene al funzionamento dell’area marina protetta ed esprimendo il proprio parere su proposte di aggiornamento del decreto istitutivo, proposte di regolamento, programma annuale delle spese, relazioni sul funzionamento e lo stato dell’area marina, atti e procedure su di essa incidenti.
“Grazie al Ministro Sergio Costa, che con questa nomina ha dato un segnale ben preciso in un territorio che merita chiarezza. La mia azione come Presidente della Commissione di Area Marina Protetta ‘Costa degli Infreschi e della Masseta’ sarà limpida come le acque del nostro mare, alfine di valorizzare un tratto della costa cilentana tra i più belli al mondo. La costa offre uno spettacolare paesaggio di particolare pregio sotto il profilo naturalistico caratterizzato da un grado di eterogeneità ambientale unico, tanto da essere inserita in un Sito di Interesse Comunitario sottoposto a protezione speciale. In pochi chilometri di litorale molto frastagliato si concentrano insenature, spiaggette, rade, sorgenti d’acqua sottomarine, il tutto incorniciato da macchia mediterranea, uliveti, vigneti e preziose specie endemiche. Sulle orme di mio fratello Angelo Vassallo, che ci insegna che anche una piccola comunità del Sud, non una grande e famosa città metropolitana, può dimostrare nei fatti che un’alternativa allo sviluppo massificante e senz’anima che avanza rapido ovunque, sia possibile”, spiega Dario Vassallo, presidente della Fondazione “Angelo Vassallo”.
“L’amore alla propria terra si riscontra volendo bene all’ambiente, preservandolo, custodendolo nella migliore maniera, adoperandosi per gli elementi che si vedono (una ciclopista, un giardino, una spiaggia), ma anche per quelli nascosti, dalle acque reflue al lavoro di relazioni pubbliche intessute con tutti. Grazie all’impegno di Angelo si è riusciti a far diventare patrimonio immateriale dell’Unesco la Dieta Mediterranea, una ricchezza che unisce il nord Africa all’Europa, un bene comune capace di raccontare quanto vicini siano popoli all’apparenza inconciliabili. Il lavoro intenso di questo semplice amministratore del Sud ha contribuito alla rinascita di una comunità, ancora oggi indicata a modello di crescita sana, organica, dialogante”, conclude Vassallo.