Gabriele Cavallaro
(consulente finanziario Credem)
Gli italiani insieme ai giapponesi sono tra i maggiori risparmiatori al mondo.
Ma in Italia questo enorme potenziale di investimento
giace per lo più sui conti correnti e quando anche è investito il flusso si dirige , attraverso fondi comuni e sicav, verso le maggiori economie globali che hanno mercati finanziari e borsistici più sviluppati.
La struttura economica italiana fatto di piccole e medie aziende non quotate in borsa rende asfittico il nostro mercato finanziario e ciò non consente al risparmio privato di contribuire alla crescita del paese.
Come fare per allargare i mercati finanziari e creare un circolo virtuoso tra risparmiatori ed economia reale?
Occorrerebbe agire su due fronti: da un lato promuovere una maggiore educazione finanziaria dei risparmiatori italiani per orientarli anche verso l’investimento azionario
e dall’altra favorire attraverso agevolazioni la quotazione in borsa delle piccole e medie imprese rendendo sempre più trasparente l’informazione nei confronti dei risparmiatori.
Le iniziative fino ad oggi assunte dal governo per promuovere gli investimenti della clientela retail nelle piccole e medie aziende attraverso i Pir e ultimamente gli Eltif , che prevedono agevolazioni fiscali e credito di imposta ,non bastano a creare le condizioni per orientare l’enorme risparmio italiano verso l’economia reale.
Anche di questo deve occuparsi il nuovo governo Draghi per evitare che il nostro risparmio finisca per finanziare , come in parte già accade,la crescita di altre economie.