Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

Roma ,15 Febbraio 2021 – Gli ultimi due governi sono caduti a causa della mancata riforma della giustizia. La lentezza della giustizia civile, è uno dei principali problemi che scoraggiano gli investimenti, aumenta il costo del credito e riduce il tasso di occupazione e di partecipazione al mercato del lavoro. I fondi del recovery sono legati anche alla riforma della lunghezza dei processi civili e alla prevenzione della corruzione. Due sono gli indicatori che l’UE si sofferma,appunto, per i fondi recovery ,il tasso di smaltimento dei procedimenti arretrati e il tempo lungo per portare a compimento i procedimenti civili. Secondo il Consiglio d’Europa la giustizia italiana è la più lenta d’Europa perché i tempi sono al di fuori del parametro della legge Pinto, cioè oltrepassano quella che la legge Pinto indica il diritto a chiedere un risarcimento allo Stato. L’Italia talvolta non ha avuto sempre alla Giustizia Guardasigilli di alto profilo,qualche volta con inciampi di stile (“Se non si dimostra il dolo, il reato è colposo”, “gli innocenti non finiscono in carcere”, il rilascio dei detenuti ex 41 bis , l’affare Di Matteo, ecc.) espressione della filosofia della giustizia improntata al giustizialismo.La Prof.ssa Marta Cartabia di alto spessore formativo e culturale fa parte di un altro mondo ovvero un mondo semplice e diverso.I ministri della giustizia degli ultimi decenni hanno gestito solo gli affari correnti,l’ordinarietà. E’noto che sono previsti fondi Next Generation europea, per risolvere l’increscioso problema dei tempi lunghi della giustizia civile ,debolezza strutturale ,che fa perdere punti di PILLa Prof.ssa Marta Cartabia , attuale Ministro della Giustizia,fa ben sperare, dovrà gestire riforme delicate come quella sulla giustizia civile fondamentale per ottenere i fondi del Recovery,già Presidente della Corte Costituzionale,docente di diritto Costituzionale,una persona sensibile, una professionista di valore, competente, seria, capace,colta, con un importante profilo istituzionale e questo, per quanto possa sembrare scontato, è già un grande risultato. E’ l’occasione per iniziare un nuovo cammino verso una giustizia più giusta e attenta alle garanzie individuali e garantiste dopo anni di carenze spaventose degli organici dei Magistrati TOGATI e del personale amministrativo e di una irrazionale riforma delle Circoscrizioni Giudiziarie e soppressione di Tribunali e Carceri, una giustizia di prossimità vicino al cittadino ,rispettosa della dignità umana, storica e geografica e delle condizioni sanitarie ed economiche delle popolazioni.La riforma della giustizia civile ,per velocizzare i processi è necessaria per ottenere l’effettivo accesso ai fondi del Recovery. Secondo la bozza del piano del governo ben tre miliardi dei 209 miliardi sono destinati alle assunzioni per velocizzare i processi. È di tutto questo che dovrà occuparsi la Prof.ssa Marta Cartabia, costituzionalista di altissimo livello.
La Prof.ssa Marta Cartabia è la nuova Ministra alla Giustizia. Nata a San Giorgio su Legnano (MI), il 14 maggio 1963, sposata, tre figli, è stata la prima donna ad essere stata eletta Presidente della Corte Costituzionale.Ha insegnato presso numerose università italiane ed è stata Visiting Professor in Francia, Spagna, Germania e Stati Uniti. Tra gli incarichi istituzionali, è stata assistente di studio presso la Corte costituzionale (1993-1996).Dal dicembre 2017, è membro della Commissione europea per la Democrazia attraverso il Diritto (nota come Commissione di Venezia), organo del Consiglio d’Europa, che svolge attività consultiva e di riflessione indipendente intorno ai principi chiave del patrimonio costituzionale europeo: la democrazia, i diritti umani e lo Stato di diritto.
È membro dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti dal 2000 e ricopre diversi incarichi di responsabilità editoriale in molte riviste. Nel 2009 ha cofondato la prima rivista italiana di diritto pubblico in lingua inglese, l’Italian Journal of Public Law che co-dirige.La sua bibliografia annovera oltre 230 pubblicazioni in diverse lingue.