Aldo Bianchini
SALERNO – Non ho mai conosciuto direttamente il prof. Mario Draghi, incaricato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di formare il nuovo governo nazionale, e credo che mai la conoscerò direttamente (anche se la vita può riservare qualsiasi sorpresa !!); quindi allo stesso modo con cui tutti gli italiani si dilettano a fare i “commissari tecnici” della nazionale di calcio, mi permetterò di dire ogni tanto la mia sulla possibile risoluzione della crisi di governo.
Anticipo soltanto che a me le ammucchiate non sono mai piaciute, ma vengo dalla preistoria della politica dei partiti e delle segreterie provinciali e sezioni locali; ora tutto è cambiato e la possibilità di riunirsi ed ammucchiarsi è cosa all’ordine del giorno. Prima se un soggetto politico passava da una corrente all’altra dello stesso partito rischiava di rimanere per sempre fuori dalla stanza dei bottoni; ora si passa da costruttori a voltagabbana, e viceversa, con estrema semplicità.
Ma oggi intendo proporre all’attenzione dei fedeli lettori di questo giornale due posizioni rappresentate da due personaggi completamente diversi tra loro (un commercialista di grido e un ex docente universitario) che. comunque, convergono sugli aspetti meno edificanti della politica politicante di oggi.
Il commercialista (V. T.) – Mario si, Mario no. Ebbi la fortuna agli inizi degli anni 80 di fare la tesi di laurea con l’ allievo preferito, insieme a Tarantelli di Federico Caffè, il compianto prof. Franciosi, (morto a 40 anni di tumore). Insegnava politica economica e finanziaria alla Sapienza a Roma e Unisa Salerno, collega di Draghi e con studi ad Harvard. Per fare la tesi frequentai per qualche mese il centro studi di politica economica della sapienza diretto da Caffè con all’interno questi tre allievi: Franciosi, Tarantelli e Draghi. Dal dolore della scomparsa dei primi 2 pare che Caffè si sia suicidato. Insomma il Draghi poco più che trentenne, ha giusto 10 anni più di me, era un seguace del progressista keynesiano Federico Caffè, e soprattutto si rispecchiava in quella idea dell’economia del benessere teorizzata da Caffè. Quel Draghi mi piaceva tantissimo, poi ebbe una involuzione divenendo il padre delle privatizzazioni e quindi da sinistra a liberal e quello non mi è piaciuto affatto, come il Draghi banchiere e vice presidente di Goldeman Sachs. Si è rifatto evitando di far fare all’Italia la fine che, anche con il suo contributo, fecero fare alla Grecia. Ora, spero sia il primo Draghi quello keynesiano e non il monetarista freidmaniano, al servizio della grande elite finanziaria, altrimenti tutte lacrime e sangue a noi poveri cittadini che non viviamo di finanza. Il suo orientamento lo vedremo già nel programma. Di Renzi penso non abbia alcuna considerazione e lo metterà alla porta. Ho fiducia nel fatto che Draghi, comunque non si farà tirare per la giacchetta e deciderà in piena autonomia rispetto ai tanti politici giullari di corte ( anche se il giullare n. 1 è impegnato presso la corte del regnante dell’Arabia Saudita).
L’ex docente universitario (M. I.) – Abbiamo uno con Master al Massachussets Institute of Technology di Cambridge, ex governatore della Banca d’Italia, consulente delle più importanti società del mondo, presidente del Financial Stability Board, professore ordinario in politica monetaria, membro del Board of Trustees di Princeton, presidente per otto anni della Banca Centrale Eusopea … che deve fare le consultazioni con il bibitaro, la sciura Pina, chiddo ca’ terza media, l’ex velina, la lavandaia, l’ex tronista, u’ dj, il diplomato alle scuole serali, u’ stigghiolaru … E’ come se Michelangelo si mettesse a fare le consultazioni di pittura con quello che fa le strisce pedonali. W l’Italia !!!!!
Nota finale: Le consultazioni il prof. Draghi le svolge a palazzo Montecitorio (sede della Camera dei Deputati); le delegazioni quando escono rilasciano le loro dichiarazioni da dietro un tavolo abbastanza lungo con al centro un impianto microfonico. Senza voler andare alla ricerca ostinata di cattiva gestione della igiene e sicurezza, ho visto come tutti una gentile signora-inserviente che con il solito straccio igienizza i microfoni e il tavolo. Mera illusione, a mio avviso l’igienizzazione è una cosa molto più seria; quella messa in atto a Montecitorio mi sembra più una rapida e inefficiente pulizia del bancone di un bar.
Carissimo Direttore Aldo Bianchini,in questo periodo difficile per l’Italia,la pandemia,la vaccinazione ,l’emergenza occupazionale e sanitaria,la difficoltà economica di tutti i cittadini, ritengo salomonica l’iniziativa del Presidente della Repubblica che ha conferito, al Prof. Mario Draghi, l’incarico di formare il nuovo Governo,con la G. maiuscola, dopo il clamoroso fallimento di una ricomposizione della ex maggioranza . Un mandato ampio che non parte da un’idea precostituita di Governo di maggioranza né di tipo di ministri tecnici o di area politica,senza particolari paletti su perimetro, tipo, modello di Governo. L’alternativa sono solo le elezioni anticipate? L’economista Prof. Mario Draghi,autorevole e competente, una persona di alto profilo: “Scioglierò la riserva al termine delle consultazioni”. “Mi rivolgerò innanzitutto al Parlamento, espressione della volontà popolare’’. “La consapevolezza delle emergenze richiede risposte all’altezza della situazione ed è con questa a speranza e questo impegno che rispondo positivamente all’appello del Presidente della Repubblica”. “Vincere la pandemia, completare la campagna vaccinale, offrire risposte ai problemi quotidiani dei cittadini rilanciare il paese sono le sfide che ci confrontano”. “Abbiamo a disposizione le risorse straordinarie dell’Ue, abbiamo l’opportunità di fare molto per il nostro Paese con uno sguardo attento al futuro delle giovani generazioni e al rafforzamento della coesione sociale”. Il Prof Mario Draghi è una persona raffinata che nelle istituzioni europee si è saputo farsi valere, i paragoni sono sempre antipatici,con Monti. Non è un caso il riscontro positivo dei mercati.Conclusione super Mario SI, per scongiurare in questo periodo pandemico le elezioni anticipate che,comunque,tutti parlamentari in carica,deputati e Senatori, non vogliono affrontare!
Seneca soleva dire :” Dum differit, Vita transcurrit” , ovvero, mentre si rinviano le cose, la Vita passa…”
Mai come in questo momento mi sembra il commento più opportuno alla situazione politica del momento.
Premetto che Mario Draghi ha un passato che dimostra quello che è….oggi l’Italia ha bisogno di altre qualità che certamente Il Prof. Mario Draghi non ha mai mostrato in pubblico.
Mi spiego meglio non si può ancorare la propria azione ad un concetto astratto ed ipocrita : quello di essere “politicamente corretto”.
In base a questa insulsa scusante l’Italia è in uno stato pietoso, il meridione fa compassione ed la nostra vallata è destinata a diventare un area, nel suo complesso, simile ala bellissima Roscigno Vecchia.
Non ho mai conosciuto Draghi, se non in qualche convegno, aspetto con ansia le sue decisioni e gli ordini che darà a tutte le forze politiche per portare a termine il “ Progetto che ha già nella Sua Mente” .
Draghi non sarà quindi “ politicamente corretto “ ma se Il Presidente Mattarella ha deciso di farlo intervenire in questo tragico momento è perché anche il Nostro Presidente della Repubblica si è reso conto che, tranne poche eccezioni, l’intero parlamento non è in grado di risolvere la drammatica situazione che stiamo vivendo.
Per essere più chiaro nel mio pensiero, se i chirurghi che stanno operando un malato grave, si rendono conto di non essere più in grado a partire a termine l’intervento, e, pertanto, viene chiamato un nuovo medico, questi per salvare il paziente, deve poter operare in libertà senza veti o distinguo di sorta.
Da ultimo spero che Draghi riesca nella sua missione, poi, ……..infine, spero che i nostri rappresentanti politici chiedano al Presidente del Consiglio un confronto .
Durante questo importante incontro illustrano e chiedano a Draghi un solo progetto da realizzare nel Vallo di Diano.
Questo progetto deve essere un autentico volano di sviluppo territoriale utilizzando i fondi europei.
Spero che facciano tutto ciò piuttosto che essere “politicamente corretti” e fare un vespasiano in ogni comune come fece a Paul Harris a Chicago, ma allora eravamo agli inizi del secolo scorso.
Dott. Stefano Antonello Aumenta