40 ANNI DALLA MORTE DI SINISGALLI La Fondazione celebra l’anniversario con due cartelloni di eventi online

Il poeta ingegnere Leonardo Sinisgalli ci lasciava il 31 gennaio del 1981 nella sua casa a Roma. Per rendergli omaggio nel quarantesimo anniversario dalla sua scomparsa, la Fondazione Leonardo Sinisgalli di Montemurro organizza due cicli di incontri online nell’ambito delle sue maggiori rassegne, il “Furor Sinisgalli. L’avventura delle due culture” giunto alla sua nona edizione, e “La Forgia di Sinisgalli”, all’edizione numero quattro. Sei appuntamenti a partire dal 31 gennaio e ogni domenica fino 28 febbraio, per concludersi martedì 9 marzo – giorno del “compleanno” del nostro Leonardo -, che vedono protagonisti rappresentanti delle principali istituzioni locali, intellettuali provenienti da atenei, enti di cultura, case editrici nazionali, sempre all’insegna della contaminazione tra le discipline e le forme artistiche, cara a Sinisgalli. Gli incontri saranno trasmessi in diretta streaming sulla pagina Facebook, il Youtube e il sito web della Fondazione Sinisgalli alle ore 17:00.

 

 
Il palinsesto del “Furor Sinisgalli” si apre proprio il 31 gennaio, alle 17:00, con l’incontro “Eresia e complessità, l’attualità della visione sinisgalliana. A quarant’anni dalla scomparsa di Leonardo Sinisgalli”, un’occasione per analizzare il percorso multiforme di un intellettuale che ha ancora tanto da raccontarci. Dopo i saluti del Vicepresidente della Fondazione Sinisgalli, Antonio Sanchirico, e del Sindaco del Comune di Montemurro, Senatro Di Leo, seguiranno gli interventi dei membri del Comitato Tecnico Scientifico della Fondazione, coordinati dal Presidente Domenico Sammartino: Giorgio Bigatti dell’Università Bocconi, Giulia Dell’Aquila dell’Università di Bari, Sebastiano Martelli dell’Università di Salerno, Clelia Martignoni dell’Università di Pavia, Biagio Russo dell’IIS Petruccelli- Parisi.

Si ringraziano quanti hanno dato il loro prezioso contributo nell’organizzazione di questo ricordo di Leonardo Sinisgalli e in particolare la dott.ssa Ana Maria Lutescu, sua erede testamentaria.

 

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